Se riesco, voglio servire due bei piatti freddi a chi nella chiesa ha contaminato la sessualità umana con l’idea di peccato, e a chi ha proclamato dottore della stessa chiesa colui che l’ha esaltato, persino parlando del godimento di Dio, spinto dalla lettura quasi commossa di Onestà verso Maria” (ed. Queriniana) Maria Caterina Jacobelli,
Nell’atto sessuale compiuto nell’amore l’uomo dandosi senza riserve compie il più grande gesto di un amore che è carità, dice Tommaso:” l’amore verso Dio, e l’amore verso l’uomo sono identici nella specie…hanno lo stesso abito di carità”. e come massimo atto di carità l’uomo gode del godimento più intenso che la sua natura umana gli consente.
E Dio gode? Lui che è carità per essenza.
Dice Tommaso: ” il piacere è una passione che si produce con una trasmutazione fisiologica. E in questo senso va escluso dall’appetito intellettivo, ma vi si trova come semplice moto; e in tal senso si trova ANCHE IN DIO E NEGLI ANGELI. Dio gode in una sola e semplice operazione”.
DIO GODE. E questa esplosione di gioia di un purissimo spirito, quando ricade sull’uomo ha una ridondanza evidentemente fisica: per la carità, l’amore esistente nella parte superiore, per la sua veemenza, ridonda fino a trasmutare le facoltà superiori, per cui la sessualità con il piacere che comporta ha la sua radice ultima in Dio.
Dio gode, del godimento di se stesso, come relazione trinitaria, per il legame ontologico di Padre col Figlio e lo Spirito Santo, come relazione sussistente.Quindi il godimento sessuale, donato all’uomo altri non è che l’espressione del godimento divino esplicato nella relazione trinitaria. E quale migliore relazione può l’uomo instaurare col suo simile se non la carità dell’amore, che ha attraverso la sessualità il mezzo più alto per esprimerne la pienezza poiché attinge direttamente qualcosa dall’insondabile mistero e amore trinitario.
Con queste premesse, ha senso pensare per esempio a Maria, artefice dell’incarnazione del Verbo, come la concepisce da duemila anni il cristianesimo, cioè completamente avulsa dalla sessualità e dalla carità amorevole verso il marito, presentato ancora più distorto della stessa figura di Maria? E ha senso pensare la sessualità e il piacere come fonte di peccato per lei, giovane sposa e madre del Verbo?.
Meditiamo gente meditiamo. …che non è neanche sabato oggi