Il Discernimento
L’obbedienza ad una legge, l’osservanza di un precetto, fare quello che ci dicono e non usare la nostra testa per ragionare autonomamente e discernere ciò che vale la pena fare o non fare, implica un atteggiamento maturo e coscienzioso, ma è anche rischioso perché potresti sbagliare.
Ma in ogni caso ti assumi delle responsabilità di ciò che fai e pensi..
Obbedire invece ci mette al sicuro dall’errore, tutto è già scritto e stabilito.
Basta seguire le regole e le persone che ci dicono cosa è giusto e sbagliato, e tutto diventa facile assicurandoci la pace della coscienza ( ma a che prezzo, se non l’ignavia e l’ipocrisia ) e il paradiso dei benpensanti.
Questo tipo di atteggiamento veniva condannato da Gesù che aspramente rimproverava i farisei, campioni del purismo legale e dell’osservanza religiosa, di essere sepolcri imbiancati e teatranti.
Questo perché Gesù ha insegnato a praticare un amore simile a quello del Padre per essere chiamati figli di Dio, e non ad osservare una legge data da Mosè agli uomini che ne fa dei servi non liberi e maturi.
Proprio come sono coloro che attaccando papa Francesco lo accusano di destabilizzare la chiesa e le coscienze dei cattolici.
Perché se la legge rende stabile una istituzione ma mette a tacere la voce dello Spirito, la pratica dell’amore invece ci spinge all’azione rischiosa di dover fare i conti ogni giorno con la vita e le sue contraddizioni che vanno risolte caso per caso: discernimento, appunto.
Sempre tenendo in vista l’obbiettivo primario: il bene dell’uomo.