Il Discernimento

L’obbedienza ad una legge, l’osservanza di un precetto, fare quello che ci dicono e non usare la nostra testa per ragionare autonomamente e discernere ciò che vale la pena fare o non fare, implica un atteggiamento maturo e coscienzioso, ma è anche rischioso perché potresti sbagliare.
Ma in ogni caso ti assumi delle responsabilità di ciò che fai e pensi..
Obbedire invece ci mette al sicuro dall’errore, tutto è già scritto e stabilito.

Basta seguire le regole e le persone che ci dicono cosa è giusto e sbagliato, e tutto diventa facile assicurandoci la pace della coscienza ( ma a che prezzo, se non l’ignavia e l’ipocrisia ) e il paradiso dei benpensanti.
Questo tipo di atteggiamento veniva condannato da Gesù che aspramente rimproverava i farisei, campioni del purismo legale e dell’osservanza religiosa, di essere sepolcri imbiancati e teatranti.
Questo perché Gesù ha insegnato a praticare un amore simile a quello del Padre per essere chiamati figli di Dio, e non ad osservare una legge data da Mosè agli uomini che ne fa dei servi non liberi e maturi.
Proprio come sono coloro che attaccando papa Francesco lo accusano di destabilizzare la chiesa e le coscienze dei cattolici.
Perché se la legge rende stabile una istituzione ma mette a tacere la voce dello Spirito, la pratica dell’amore invece ci spinge all’azione rischiosa di dover fare i conti ogni giorno con la vita e le sue contraddizioni che vanno risolte caso per caso: discernimento, appunto.
Sempre tenendo in vista l’obbiettivo primario: il bene dell’uomo.
/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.