Guerra e pace…

Buongiorno popolo multicolore, che ogni giorno, come me, vi trovate a dare fondo a tutte le specializzazioni acquisite sul campo.

Un giorno virologi, un altro sociologi, un altro esperti costituzionalisti e un altro ancora strateghi di guerra d’occupazione e politologi de noantri.

Se non ci fosse una situazione tragica in corso direi che il momento è serio e potrebbe pure piovere.

Così come piovono bombe sull’Ucraina e su un popolo martoriato e perseguitato dalle mire ambiziose di un despota folle e criminale.

In casa nostra invece con una situazione così tragicamente drammatica alle porte, i politici in parlamento litigano su una riforma catastale annunciata da anni e mai attuata, che rischia di far cadere il governo nel momento meno opportuno.

Rimanere senza guida governativa in questo momento sarebbe come consegnarsi legati mani e piedi ad una crisi che tra covid e guerra in Ucraina, metterebbe alle corde una nazione come la nostra che in fatto di problemi non se l’è mai passata liscia e allegra.

Il paradosso dei paradossi: mentre la gente in Ucraina perde le case e diventa sfollata per guerra, noi facciamo la guerra per non far perdere alla italica gente i privilegi sulle case che affolliamo.

Intanto tra incontri bilaterali, trilaterali, e tavole più o meno rotonde sulla guerra, come al solito dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata e distrutta.

Potenza della politica e della mediazione.

Si maschera con le parole più belle la paura più torbida di scatenare un conflitto nucleare.

Siamo stati accusati tutti di vigliaccheria da un giornalista ucraino in diretta tv su la7 ieri sera: tutti, ONU,NATO,EU, io e voi, tutti. Nessuno escluso e dobbiamo rilettere su questa accusa.

Veramente, non possiamo pensare di fermare le bombe con le preghiere e i digiuni. Si, il papa ha fatto una delle poche mosse che il suo unico magistero gli consente.

Ma la politica che cazzo fa?

Siamo sicuri che non abbiamo fatto qualche minchiata e un poco di confusione e abbiamo messo un generale di corpo d’armata contro il virus e dei virologi contro la guerra?

Stiamo aspettando la caduta dell’Ucraina e la sua annessione alla Russia così potremo tirare il fiato calmando gli appetiti di Putin e potendo dare il via ai soccorsi umanitari alle popolazioni bombardate in cui eccelliamo.

Perché siamo pacifisti e buoni.

Mi viene il dubbio se questo succede perché la guerra è a 1000 chilometri di distanza. Mi manca la controprova se fosse alle porte del Friuli,,,,,,,,,,,, e chissà cosa farebbe la NATO per il suo paese amico alleato.

Intanto Kiev muore, la terza Roma cade sotto i colpi dell’assassino.

Occorre fermarlo e armare la mano amica per un unico colpo ben indirizzato.

Punirne uno per istruirne 1000, dalla guerra alla pace.

O come dice l’orso sovietico ora dittatore: quando la lotta è certa, colpisci per primo.

ad minora delabimur.

Canicatti, 2022,marzo,quattro

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.