Essere amici o no? Non dobbiamo temere questa parola, non è una punizione da subire ma una opportunità che ci viene offerta. Una mano tesa che ci si offre per essere con noi se abbiamo bisogno, e che sarà capace di dare qualcosa anche se non la chiediamo. Il tema dell’amicizia è al centro di innumerevoli opere dell’arte e dell’ingegno; fu trattato in filosofia da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo. Il suo opposto è l’inimicizia.
No, non mi sono mai tirato indietro di fronte ad una frase : restiamo amici! Semmai mi sono chiesto: ma quando mai siamo stati nemici?
E questa perplessità istintivamente mi porta sulla difensiva, e di fronte ad una proposta altresì ricca di opportunità, mi lascia stupito e meravigliato.
Certo, c’è sempre lo sguardo scrutatore dell’animo altrui tra l’offerta e l’accettazione, cercare di capire perché ti viene data una così grande opportunità senza nulla in cambio.
Se la prudenza è d’obbligo, ciò è dovuto al fatto che il do ut des è sempre dietro l’angolo, e siamo sempre pronti a soppesare vantaggi e svantaggi. Sia dell’offerente che di chi deve accettare.
Eppure basta un gesto, una parola e tutto viene rovinato, ci si ritrae nel proprio orticello, cinti da fili spinati protettivi, e l’amico si trova tagliato fuori, inspiegabilmente, con sofferenza reciproca.
Salvo poi smascherare l’ipocrisia e la falsa offerta, perché il tempo ripara e ripaga. Perché l’ipocrisia può derivare dal desiderio di nascondere motivi o sentimenti reali agli altri. In molte lingue, un ipocrita è qualcuno che nasconde le proprie intenzioni e la vera personalità. Più che una mancanza di sincerità, è una mancanza di lealtà e rettitudine: se il bugiardo mente contro i fatti, l’ipocrita mente contro i suoi sentimenti. Amici sempre, traditori mai