A parole tutti condannano l’invasione turca nel nord della Siria curda, però intanto l’avanzata dei turchi continua e aumentano vittime e sfollati.
Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur, e i curdi cominciano a pagare dure conseguenze.
USA e Trump hanno scatenato l’inferno, dicono tutti, perchè hanno annunciato il ritiro dal paese siriano.
Ma il via libera ai turchi era quasi un atto dovuto per il prezioso alleato NATO Erdogan, per la sua collaborazione attiva nella guerra contro Assad di Siria.
Quindi il fumo negli occhi gettato dalle improvvide quanto ridicole parole di Trump sul mancato aiuto ai curdi perché non alleati USA nella seconda guerra mondiale, è un bluff da giocatore di poker, che solo gli improvvidi considerano figlio dell’ignoranza presidenziale.
Anche i paesi del Golfo arabi sono a parole contro la Turchia.
Tranne il Qatar, che ai tempi dell’embargo USA fu aiutato dalla Turchia a sostenerlo.
Italia e UE hanno espresso profonda disapprovazione, ma nulla fanno contro Erdogan che anzi ha minacciato questo gigante dai piedi di argilla, dal fegato molle e dal cuore duro, di farci invadere da milioni di profughi.
E le parole profughi e invasione rendono docile e mansueta l’Europa che si mostra come il can che abbaia e mai morde.
Israele è un altro dei paesi contro la Turchia, per ragioni strategiche, i rapporti coi turchi non sono mai stati teneri per l’appoggio che essi hanno sempre dato ad Hamas, che da Israele è considerato il principale e terroristico nemico del popolo israeliano.
D’altronde la Turchia è alleato chiave sia in posizione mediterranea che in posizione atlantica.
Primo baluardo contro le tendenze immigratorie dei paesi orientali, ponte verso l’Asia e l’oriente, zona di passaggio di oleodotti, la Nato non può perdere un alleato così prezioso.
Per questo aldilà degli appelli umanitari, i Curdi verranno scacciati dalla loro regione, nella quale hanno combattuto contro L’ISIS che vi aveva stanziato forze notevoli a difesa del confine con la Turchia, e alla fine chi si è visto si è visto.
Rideteci in faccia a quelle ipocrite parole di solidarietà che da ogni parte dell’Occidente civile e forse anche cattolico, si leveranno in favore dei Curdi.
La ragion di Stato vince sempre, alla faccia dell’umanità.