Non esiste, secondo me, un cielo nel quale risiede un dio con le madonne e con le anime dei santi e di tutti quelli che ci hanno preceduto in questa vita.
Questo è assodato anche da noi credenti del 21° secolo.
Poi che ce ne siano altri di credenti che vogliono il loro paradiso e una eternità a modo loro si accomodino .
La nostra vita che è già eterna fin da prima del momento in cui essa si manifesta, non viene interrotta dalla morte, ma continua trasformata e nel mondo che conosciamo.
Basta tenere presente la trasfigurazione di Gesù sul monte davanti ai tre discepoli riottosi e testardi.
Chi ha amato viene ricordato e vive nei cuori di chi lo ama.
Chi è stato artefice di odio non so in quali cuori viva e come, se non continuando a seminare pensieri di morte, non certo a favorire la vita.
Che è la missione a cui siamo chiamati tutti.
La mia visione evolutiva dell’essere non mi permette di pensare che tutto vada in una direzione di massima disorganizzazione e caos.
Perché se la vita nell’universo ha impiegato 14 miliardi di anni per dare a noi umani la possibilità di pensarci al centro di esso, e acquisire questa coscienza, salvo la ottima possibilità che altre vite ed esistenze già lo facciano, è la conferma che tutto tende ad unificarsi e armonizzarsi.
Io dico in uno stato di massima armonia spirituale, e ci credo. Gli atei credono nel nulla, o nel ritorno al caos, ma ci ritroveremo abbracciati e danzanti fra le polveri stellari da cui proveniamo e verso cui siamo diretti.