Bibbia parola di Dio?

Noi credenti, cattolici, non dobbiamo mai intendere la Bibbia come parola di Dio nel senso che un essere soprannaturale ha parlato o ha dettato ad uno scrittore le pagine bibliche. Credo che ormai questo sia un problema superato, così come dobbiamo intendere Parola di Dio ivi contenuta, quelle pagine che una volta lette e interiorizzate ci fanno uomini migliori, amanti di verità, giustizia, pace, bellezza.
Ci conformano cioè all’essere armonioso, cosmico (inteso come bellezza universale), che ci trae dal caos del’energia primordiale che ci costituisce, informandola, rendendola superiore come organizzazione armoniosa del nostro essere spirituali.

Inoltre non dobbiamo mai cadere nell’errore di Marcione negando che il Vecchio Testamento fosse antenato del Nuovo, sulle cui basi teologiche esso si è costituito.
Certo, nell’antico testamento, bibbia ebraica, Dio viene presentato in forme diverse, ma questo non deve trarci in errore.
Il più comune è quello di considerare la Bibbia ebraica come un unicum, un testo unico e uniforme, scritto di seguito, da Genesi al libro dei Maccabei.
Invece esso è un insieme di libri ( bibbia significa appunto libri) scritti in epoche diversissime che risentono del momento storico in cui essi furono redatti da diversi autori.
E così avremo il Dio giustiziere, vendicatore e legislatore nell’Esodo, quando il popolo ebraico aveva bisogno della guida forte e sicura dal ritorno dall’esilio babilonese, e le invocazioni ad un dio vendicatore erano le più frequenti.
Ma in seguito la figura di Dio assume i toni misericordiosi e accoglienti dei profeti che cantano la pietà del loro dio verso un popolo ebreo peccatore, che conosce l’onta del peccato e perciò dell’allontanamento dal suo dio e le conseguenze spiacevoli di questo loro peccato di superbia.
Quindi facciamo attenzione a non cadere in errori di assolutismo e di falsi storici, non facciamoci prendere la mano nell’interpretare passi biblici mitici e teologici come fatti storici. Prendiamo dalla bibbia la parola quando essa è rivolta a costruire il bene dell’uomo, la sua libertà rispettata anche a cospetto di un dio padrone assoluto del bene e del male. L’uomo garante del suo destino, e se vogliamo padrone del suo Dio.
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.