Bal au Moulin da la Galette

Bal au Moulin de la Galette
(1876)
Olio su tela (131×175)
Museo d’Orsay, Paris
Pierre-Auguste Renoir

Renoir è il pittore che accettò il termine Impressionismo col quale si designa questo importante movimento pittorico che nacque a Parigi nel XIX secolo. Fu pittore versatile,
abile artigiano come definiva lui la pittura, che rimaneva sempre un’arte manuale e che
aveva perso ormai la carica illustre e privilegiata che le avevano acquistato i grandi artisti delle corti papali ed europee dei secoli d’oro dell’arte.
Il quadro in questione raffigura un momento di vita nel celebre quartiere di Montmartre,
ed è un quadro anche notevole nelle dimensioni. Vederlo dal vivo al museo d’Orsay di
Parigi accanto ai grandi dell’Impressionismo è emozione unica. Tutte le figure sono modelli veri o amici e colleghi del pittore, anche la coppia avvinghiata al centro raffigura un pittore spagnolo, Pedro Cardenas. Quindi vita vera sbirciata dalla finestra dello studio di Montmartre, resa con toni di colori che non conoscono toni scuri, ma miscele coloristiche di azzurri e gialli che fondono la visione in un cromatismo contrastato e soffuso, lieve e delicato, a rendere quasi la levità e la leggerezza di un momento di svago al tavolo di una sala da ballo, con la spensieratezza tipica dipinta nei volti e negli atteggiamenti dei personaggi.

 

mmagine: it.wikipedia.org/wwiki/Bal_au_moulin_de_la_Galette
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.