Auguri
La vita eterna che Gesù ci dona non è per il futuro ma per il presente, adesso.
Insegnandoci a farci pane per gli altri, egli ci indica il modo di acquisire una qualità di vita che sconfigge la morte, poiché l’unica cosa che ha valore eterno è il bene che si fa agli altri. Morendo coerente a questa idea egli mostra come possa l’amore essere speso fino all’ultimo sospiro nei confronti di chi opera il male nei nostri confronti.
Secondo Gesù la morte è una trasformazione che comincia già in questa vita, la quale si arricchisce del bene che produce. ( la trasfigurazione sul monte)
Ciò comporta l’acquisizione della pienezza della condizione divina che ci permette di continuare a collaborare con Dio alla continua creazione del mondo.
La morte consente ad ogni uomo di esplodere nella vita senza fine, se vissuta all’insegna del bene e del dono di sé.
Nessun vangelo, dei 4 canonici, ci dice come Gesù è resuscitato; ma tutti ci danno indicazioni precise su come sperimentarlo così, come il Vivente.
Fare l’esperienza di Gesù risorto, vedere e rendere visibile Cristo in mezzo a noi, nella sua comunità, è possibile applicando alla nostra esistenza l’insegnamento dell’amore agape: le Beatitudini, predicate sul monte di Galilea.
Ecco perché il vangelo di Matteo ci invita ad andare sul monte in Galilea per vederlo resuscitato.
La comunità dei credenti è una comunità composta da Signori: il ricco è colui che dà e possiede, il Signore è colui che dona.
Nella comunità di Gesù, che è il regno di Dio sulla terra, non si possiede ma si condivide; non si sale nella scala del potere ma si scende; non si comanda agli altri ma si serve.
Solamente così rendiamo la resurrezione di Gesù da un puro atto di fede un atto storicamente rinnovabile e sempre attuale in ogni tempo e luogo.
Poiché Pasqua significa passaggio, sia per noi tutti il passaggio da una vita di macerie ad una vita di costruzione del bene di sé stessi e degli altri.
Morire al passato dell’ego e rinascere alla vita nuova dell’amore che si dona gratuitamente.
Solo così possiamo essere coerenti con gli auguri che ci scambiamo in questi giorni.
Se no, no.
Auguri