Al Purgatorio

Si avvicina la giornata della commemorazione dei defunti, e si comincia a parlare e pregare per i suffragi delle anime del purgatorio. Le preghiere dei vivi offerte a Dio per la salvezza e l’alleviamento delle pene delle anime purganti. Duemila anni fa, Gesù di Nazaret per alleviare le pene usava la misericordia e la compassione.

Dopo di che andava incontro ai sofferenti, ai reietti della società considerati impuri e li guariva e li purificava senza bisogno di salire al tempio.

Adesso il pio e devoto cattolico sembra avere scelto una altra strada, quella della preghiera e della mortificazione per chiedere a Dio, magari con l’intercessione di qualche santo, di accorciare la sofferenza o modificarne l’intensità, visto che tutto si può fare della volontà di Dio: basta pregarlo bene e devotamente, cosicché si possa compiere non la sua volontà, ma i nostri desiderata.

Se fossimo capaci di rapportare le nostre azioni e i nostri pensieri a due millenni orsono, non credete in tutta sincerità che sarebbe più semplice dare prima sollievo alle anime e ai corpi della terra, e facendo in ciò cosa gradita a Dio, magari alleviare i pesi in qualche purgatorio grazie a qualche buona azione che allevia dei pesi qua in terra?

Al purgatorio ne sarebbero contenti.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.