Dopo di che andava incontro ai sofferenti, ai reietti della società considerati impuri e li guariva e li purificava senza bisogno di salire al tempio.
Adesso il pio e devoto cattolico sembra avere scelto una altra strada, quella della preghiera e della mortificazione per chiedere a Dio, magari con l’intercessione di qualche santo, di accorciare la sofferenza o modificarne l’intensità, visto che tutto si può fare della volontà di Dio: basta pregarlo bene e devotamente, cosicché si possa compiere non la sua volontà, ma i nostri desiderata.
Se fossimo capaci di rapportare le nostre azioni e i nostri pensieri a due millenni orsono, non credete in tutta sincerità che sarebbe più semplice dare prima sollievo alle anime e ai corpi della terra, e facendo in ciò cosa gradita a Dio, magari alleviare i pesi in qualche purgatorio grazie a qualche buona azione che allevia dei pesi qua in terra?
Al purgatorio ne sarebbero contenti.