Superiorità? Ma manco pe’gniente

Certo che parlare di superiorità del maschio rispetto alle femmine se ci pensiamo un attimo, è proprio fuori discussione e dal mondo. E noi maschietti siamo i primi a capovolgere i termini della superiorità sessista, senza magari farci caso.

Facciamoci caso allora, tanto la sera di ferragosto chi vuoi che legga?

Per dire, per quanto riguarda i sessi figurati negli organi genitali, non c’è presenza di nessuna supremazia del maschile sul femminile, visto che gli organi genitali femminili vengono usati per indicare qualcuno che è oltremodo bello, elegante, figo appunto. Mentre quelli maschili, servono ad indicare disprezzo, persone di poco conto e valore, mezzi scimuniti persino se si pensa al classico ” sei un coglione” oppure ” sei una testa di cazzo”.

Infatti usiamo il sesso femminile, per indicare una donna bella oltre la norma, al di la di parametri usuali che eccedono ed eccitano: ” quanto è figa quella la”, per dirne una.

Mentre per dire di una persona che non vale niente o che non interessa a nessuno, diciamo ” vali una beata minchia”.

La rivincita sessista femminile sulla presunta superiorità maschile è così servita su un piatto d’argento, con buona pace dei ” coglioni” che ancora credono al maschio superiore alla femmina.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.