SOPRAVVIVEREMO…

Il tragitto di guerra da sotto il piumone alla cucina, alle 7 del mattino, è un vero e proprio esecizio di sopravvivenza quotidiana. Buongiorno sopravvissuti! Finché c’è di mezzo solo il risveglio ben venga questa guerra. Ma facciamo attenzione che rischiamo grosso ogni mattina di trovarci qualche “straniero” in casa, incazzato per una innocua barzelletta su qualche personaggio intoccabile della religione. Questi sono i più temibili terroristi che si possano incontrare; non conoscono la parola spirito se non nell’accezione di fantasma. Infatti tendono a spiritualizzare tutti i malcapitati che cadono nelle loro mire assassine, purché rei di offesa a qualche testo sacro o divinità. La paura del riso è la madre di tutte le religioni e forse di tutte le fedi, perché un dio che fa ridere non farebbe paura a nessuno. Sarebbe come un uomo che a letto ridesse della propria donna o viceversa, non sarebbe un preludio di amplesso. Così in nome di qualcuno che è grande, si diventa piccoli e ignobili, assassini in nome di qualcosa che non si sa bene cosa sia: mancanza di libertà, lotta di sopravvivenza, rivalsa nei confronti dei forti, rifiuto della diversità patita sulla propria pelle. Intanto il nostro egocentrismo, intesi come mondo Europacentrico, ci fa versare lacrime sul galletto francese spennacchiato, ferito e offeso, e ci fa dimenticare che in altra parte del globo in qualche zona della Nigeria, una organizzazione TERRORISTA, BOKO HARAM, che significa “l’educazione occidentale è peccato», si scatena ancora una volta contro inermi popolazioni e fa duemila morti all’incirca. In Nigeria non vuole intervenire nessuna organizzazione mondiale, il ricco Occidente se ne frega di” 4 capanne e di 4 selvaggi”, e per pulirsi la coscienza dichiara guerra all’Islam e piange le vittime di Charlie Hebdo. Giusto, tutto giusto, se non fosse che queste lacrime non somigliassero al nostro quotidiano percorso di guerra dal piumone alla cucina alle sette di mattina. (GIOACCHINO LAGRECA)

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.

Una risposta a “SOPRAVVIVEREMO…”

  1. Ciao Gioacchino,
    ho condiviso con interesse i tuoi scritti, d’altronde fin da quando eravamo giovanissimi , ricordo che ti distinguevi da tutti noi per la tua sensibilita’ e la tua profonda timidezza.
    Desideravo semplicemente lasciarti un saluto e ringraziarti per le tue riflessioni ,composte e professionali……….. E’ stato bello ritrovarci nel mondo meraviglioso della Cultura.
    Con Affetto Lina Russo

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