Siamo così…

La vita che noi viviamo tra alti e bassi, non ci vede vincenti definitivi, perché ogni nostro successo passa attraverso mille lotte, rinunce, delusioni.
Duro prezzo da pagare al raggiungimento di alcuni obiettivi che ci prefissiamo e che ci ostiniamo a raggiungere: laurea, lavoro, famiglia, carriera.
Raggiungere questi traguardi ci ripaga spesso delle pene sofferte, e ci fa sentire arrivati dove altri magari possono aver pagato lo scotto del loro fallimento.
Ma questo non può autorizzarci a sentirci migliori, o guardare gli altri dall’alto in basso.
Ho conosciuto gente dallo sguardo fiero e nobile narrare delle loro sconfitte.
Abbattuti si ma mai domi.
Ognuno conservando la propria dignità e la propria regale personalità, che non può essere svenduta né buttata al primo o al miglior offerente, per ottenere quel successo che invece altri hanno barattato con la propria libertà.
Ecco, perché ognuno di noi deve riservarsi il giudizio sugli altri: mai giudicare il prossimo da ciò che mostra esteriormente, ma cercare di leggere e capire, e comprendere se la sua povertà dignitosamente portata non sia solo la maschera di una ricchezza interiore che si chiama amor proprio, libertà, consapevolezza dell’essere uomini rispettabili e degni sempre.
Aldilà di ogni altra formale apparenza.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.