Scuole cattoliche? No grazie

 

Altre 750 tombe, non fosse comuni, scoperte in Canada in quella regione che ha i confini non delimitati da natura fisica come fiumi o monti, Saskatchewan con capitale Regina.

In quella regione operava la  Kamloops Indian Residential School, uno degli istituti del sistema delle cosiddette ‘Indian residential schools’, una rete di scuole fondate dal governo e amministrate dalle Chiese cattoliche che toglievano i figli degli indigeni alle comunità di origine per assimilarli nella cultura dominante.

Bambini nativi tolti alle famiglie, per essere educati alla cultura occidentale e tra questa alla nostra cattolica religione.

E per farlo venivano usati tutti i mezzi educativi di cui si poteva disporre all’epoca, in cui non era certo il classico “a letto senza cena” o stasera niente tv”.

“Dal XIX secolo fino agli anni ’70, più di 150mila bambini delle Prime Nazioni furono tenuti a frequentare scuole cristiane finanziate dallo Stato come parte di un programma per assimilarli nella società canadese. Furono costretti a convertirsi al cristianesimo e non gli fu permesso di parlare le loro lingue native. Molti venivano picchiati e insultati”. ( Avvenire)

Benedetto XVI nel 2009 aveva espresso il suo dolore per il comportamento crimininoso di “alcuni” (sic) appartenenti del clero che si sono macchiati di questi crimini.

“Alcuni” è aggettivo indefinito, in questo caso vorrebbe indicare una quantità limitata, come viene detto per i preti pedofili o gay. Nascondersi dietro il dito dell’aggettivo “alcuni” per mascherare realtà molto più grandi di quanto ne potessimo conoscere e sospettare.

La scuola cattolica, finanziata dagli stati, può operare in bene e può operare il male.

Pensiamoci bene quando beatifichiamo gli istituti cattolici, dove dietro le facciate della cultura e della educazione spesso si possono nascondere le peggiori efferatezze umane.

Senza voler fare di ogni erba un fascio.

Intanto orripiliamoci al ricordo di cosa dovevano essere quelle scuole che hanno operato fino agli anni ’90 del secolo scorso.

ad minora delabimur

Canicatti, 2021,giugno,25

 

   

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.