Poveri ma belli

Al 31 luglio 2023 il debito pubblico era salito a 2.859 miliardi di euro  (Fonte Wikipedia).Poveri si, ma belli.

Se ogni manovra economica deve essere tesa ad abbassare questo mostro, col PIL che cresce meno dell’1% annuo, e quest’anno è previsto lo 0,8%, e il rapporto col deficit annuo non si scosta più di tanto, ma serve solo per dare un segnale ai mercati e ai finanziatori dei nostri 800 miliardi di fabbisogno annuo, come ne usciamo da questa morsa?, ..Il rapporto debito/pil è al 140%. Sembra brutto ma è tragico.

In un modo solamente.

Chi in vita sua ha fatto debiti sotto forma di mutuo per esempio, per acquistare una casa, sa per esperienza che non si crea benessere senza far debito. A meno che tu non sia milionario di tuo per qualche svariato motivo.

Ebbene quello che crea ricchezza e benessere, cioè il debito fatto con gli investimenti, purtroppo è vincolato alle soglie da non superare dei parametri del Trattato di Maastricht quella fatidica soglia del 3%, oggi al 4,3%, che specie per i paesi indebitati deve scendere ogni anno per ridurre il debito.

Ma se non si investe l’economia non si muove, il PIL non aumenta e il rapporto non diminuisce.

Che fare?

La famosa parola: flessibilità, che non deve essere intesa ad uso e consumo degli scialacquatori di turno, dovrebbe invece essere usata per rendere flessibili gli investimenti pubblici, facendoli stornare dal trattato

Per cui si potrebbe tornare ad investire in opere pubbliche, scuole, edilizia, strade, ponti ambiente, con investimenti oculati, mirati, sotto stretta osservanza di leggi e con sorveglianza anche dei commissari europei ( visto la nostra precaria condizione di onesti), e in tal modo mettere in moto dei meccanismi di creazione di lavoro, famiglie che tornano a vedere regolari stipendi, una nazione che pensa a rifarsi il belletto e la messa in sicurezza del territorio e dei cittadini.

Su con la vita, poveri si ma belli lo siamo.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.