Per papa Francesco…

 

Io me la spiego benissimo la rabbia e l’astio malcelato che nutrono molti cosiddetti cattolici, che per comodità ormai da più parti chiamiamo cattotalebani, nei confronti del papa Francesco.
Si era visto mai un pontefice che mandasse a carte 48 il dogma del Vaticano primo dell’infallibilità papale?
Si, va bene, quello è per gli argomenti che riguardano la fede quando vengono pronunciati ex cathedra.
Però vogliamo mettere un matrimonio celebrato su un volo di linea che lo riporta in Italia dal suo viaggio in Sud America?
Apriti cielo, hanno gridato al tradimento del sacramento, al sacrilegio del rito, razziato da questi pirati dell’aria.
Ha mandato al macero i corsi prematrimoniali, come se quei due neo sposi non avessero già superato il corso della vita a pieni voti essendo riusciti pur col loro complicato lavoro a mettere su famiglia con figli a carico.
E vogliamo mettere come questo papa ha distrutto il sacrario religioso quando in un altro volo ha detto che lui non era nessuno per giudicare i gay e gli omosessuali?
Ma benedetto papa, come puoi non lanciare fulmini e saette contro questi peccatori che l’amico Paolo, quello delle lettere, ha chiamato abominevoli nei loro atti disordinati!
Ma gli vengono i travasi di bile da curare con flebo di acqua benedetta e con olio santo per os tre volte al giorno.
Ecco, per non dire poi del fatto che questo papa sta stravolgendo il concetto teologico stesso di Dio.
Ricordo che al mio elementare corso di teologia di alcuni anni fa, un docente esordì dicendo che se non crediamo alla Rivelazione di Dio per fede non ci può essere insegnamento della teologia.
Allora questo papa sta capovolgendo il paradigma: Dio non lo si conosce perché si rivela all’uomo, ma perché è nell’uomo che si rivela Dio, nelle sue sofferenze, nelle sue fatiche quotidiane, nei suoi mali, nelle sue gioie.
No caro papa Francesco, così la chiesa tua perde il suo alone di infallibilità, mi vuoi dire come fanno questi cattotalebani dalla fede forte e dal pensiero debole a sapersi orientare senza una guida sicura che non li disorienti come hai fatto tu con L’Amoris laetitia, che prima facevano i doganieri del sacramento eucaristico e ora non sanno più che pesci pigliare.
Stanno dimenticando, e lo fanno da sempre, che la comunità di Gesù non era una comunità di perfetti, nessuno era santo per investitura gesuana, come vorrebbero essere loro.
Se si ricordassero dei dodici e delle donne al seguito di Gesù potrebbero trarne conforto: Pietro lo rinnegò, la Maddalena dicono avesse 7 demoni, tre si addormentarono la notte della cattura invece di vegliare con lui, uno lo tradì per 30 denari, altri fuggirono a gambe levate quando lo misero in croce.
Altro che santi, eppure Gesù li amò fino alla fine e garantì che sarebbe stato con loro sempre.
Noi amiamo questo papa che con coraggio umano dice che ha sbagliato ad esigere prove da parte delle vittime della pedofilia. un chiedere scusa che vale quanto il dogma dell’ infallibilità ormai andato definitivamente al macero con questo atto unilaterale di grandezza umana.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.