Non desiderare…

Dovremmo riflettere alquanto e pensare altrettanto sul fatto che ogni desiderio che noi nutriamo, in fondo non è che un danno che possiamo arrecare ad altri.

Insomma potremmo anche dire che nel profondo dell’animo noi alberghiamo desideri che si nutrono a spese altrui, nuocendo non poco.

Ne consegue in teoria, e con pratici risvolti, che nessun medico sarà mai pienamente contento della salute dei suoi assistiti, volendo con ciò dire che in fondo i medici vivono delle malattie che affliggono l’umanità, e curando i loro pazienti essi ne traggono guadagno più o meno lecito.

Così come i giudici vivono delle liti e delle dispute che gli uomini trasformano in processi lunghi e dispendiosi per le tasche dei contendenti.

E i preti e la religione da sempre speculano sulla morte e sui vizi dei loro fedeli.

Mentre nessun armatore e commerciante di armi è contento della pace e vi prospera, traendo le sue ricchezze dalle guerre e dal sangue che vi si versa.

Questo per dire che nessun desiderio alla fin fine sarebbe lecito, se non per il fatto che spesso mascheriamo i nostri più sordidi voleri e le nostre turpe voglie con ideali e parole di circostanza e di facciata.

Ritenendo improbabili quelle persone che nella loro bontà altro non desiderano che il bene del loro prossimo.

E quando li troviamo magari abbiamo pure il coraggio di criticarli e trovare degli appunti da muovere nei loro confronti.

Cosicché diventa sempre attuale il vangelo che ci ammonisce sempre con queste parole: ” Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo? ” Lc 6, 41.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.