Mt 13,10-17 Parabole e misteri

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli e gli dissero: «Perché parli loro in parabole?».
Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in parabole: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani. Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono.
In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono!».

I discepoli in disparte dalla folla, affinché non si mischino le ideologie nazionaliste con le pretese della gente, non capiscono perché Gesù parla per parabole. Il messaggio deve essere secondo loro chiaro a tutti. Non comprendono la differenza tra ciò che essi hanno sotto gli occhi, che è Gesù stesso che opera secondo il progetto del Padre, ed elimina ogni discriminante di popolo eletto essendo la chiamata alla costruzione del regno aperta a tutti, pagani e israeliti. Questo regno è basato su una scelta contraria a quella del Messia trionfatore e violento che è atteso dalle folle, che pur ammirando il suo operato e insegnamento non gli danno piena adesione. Se non si rompe con la tradizione giudaica e le false attese messianiche non si può comprendere a fondo il messaggio. E così chi conosce rispondendo al messaggio avrà una conoscenza sempre più profonda e gli verrà data sempre più comprensione  di ciò che insegna Gesù. Coloro che non rispondono, pur ascoltando e apprezzando, saranno preda sempre del Maligno, che  è l’ideologia  della legge e della tradizione, e essi perderanno quel poco che avranno avuto ascoltando l’insegnamento di Gesù. E’ un messaggio legato alla parabola del chicco di grano, che se non muore a se stesso non produce frutto e si perderà nel buio della terra dove è caduto. Gesù è cosciente che le folle non hanno compreso il suo messaggio espresso apertamente e con chiarezza. Per questo adesso parla in parabole, perché non vuole forzare la loro scelta.  Anche i discepoli vedono e sentono, e devono apprezzare ciò che è dato loro di possedere. Fu grande desiderio dei profeti e dei giusti avere ciò che essi adesso posseggono. Eppure i discepoli sono anche loro nel dubbio, si esita sempre di fronte alla scelta radicale che obbliga il vangelo a convertirci  al suo insegnamento. Aprirci alla comprensione del messaggio di Gesù significa aprirsi alla vita e al dono di vita che possiamo essere per chi vita non possiede .
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.