LA LUCE DEL MONDO

Dio disse: “sia la luce ” E luce fu. Ed egli stesso è luce (1Gv5).
Gesù disse” Io sono la luce”.
Se teniamo presente che la materia, come dice il fisico Bohm, è luce congelata, e che per ogni molecola di tale luce, un miliardo di altre molecole sono libere, abbiamo idea della presenza di Dio nell’universo e di cosa significa Cristo Cosmico?
Einstein disse che la materia è energia solidificata e l’identificazione di energia e materia ha aperto la strada all’eliminazione di ogni dualismo corpo-spirito.
Il corpo non è più quindi un carcere dello spirito ma la sua manifestazione visibile, appunto una “Incarnazione”.
Ecco perché certa religiosità che tende alla mortificazione del corpo va contro l’insegnamento e la manifestazione terrena Gesù-dio, che ha elevato al rango divino la materia e la “sarx”.
Basta tenere a mente il credo di Nicea e Costantinopoli che recita; Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero. E’ dunque così scandalosa l’immanenza di Dio nel suo creato?
Solleva una pietra e li mi troverai!
E il Cristo Cosmico non è forse la perfetta immagine di Dio che si Incarna, non solo nella natura umana, ma in ogni essere vivente e non vivente dell’universo, poiché egli è venuto per fare nuove tutte le cose, cieli nuovi e terre nuove? Tommaso d’Aquino non diceva forse che i sensi sono una delle 5 vie per sperimentare l’esistenza di Dio?
Allora su cosa lo sperimentiamo se non nella sua opera in cui lui manifesta la sua grandezza.
Il creato, non come quadro senza anima, ma come autoritratto vivente e pulsante di Dio.
E non ditemi panteista che mi incavolo.
Dio non ha creato la materia e lo spirito separatamente, ma ha dato vita alla energia che ne è essenza, e lo ha dato con il Logos ordinatore della vita, un ordine e una bellezza che hanno generato l’essere come noi lo conosciamo.
Che hanno trovato l’apice nell’incarnazione dello stesso Logos ordinatore per portare a compimento e perfezione sia la materia che lo spirito che evolve da essa.
Io non rifiuto la trascendenza di Dio, sommo bene e datore di vita, anzi credo fermamente in queste due verità kantiane. la legge morale dentro di me e il sommo bene fuori di me.
Quando Gesù dice io sono la luce, io lo intendo anche nel modo luce materiale e spirituale, che implica dunque un ruolo tutt’altro che materiale e infimo alla materia creata. L’immanenza di Dio nel cosmo è tale e importante come la sua trascendenza, anzi io direi di più, perché essendo la sua trascendenza diventata immanenza Incarnata, noi possiamo coglierlo nell’effetto della sua azione, non nella sua essenza divina e trascendente che è inconoscibile. Se Dio esiste egli è colui che permette che le cose si facciano e vengano alla “luce”.
Poiché Dio è uguale a Gesù, noi sappiamo di Dio solo quello che Gesù ci ha rivelato: Dio come Padre che dà vita e amore, niente altro.
Gesù è il Logos incarnato, cioè la potenza d’amore di Dio che si può e deve cogliere in tutte le cose, anche nell’atomo di Bohr o nel fotone di Bohm.
A me sembra molto riduttivo il discorso della redenzione ad opera di Gesù Cristo, come mediatore di salvezza dal peccato.
Cristo che viene dunque a redimere dal peccato l’opera del Padre, che già prima di iniziare ad esistere, è in colpa, massa dannata, secondo la infelice definizione di Agostino.
Io mi rifaccio agli antichi Padri della chiesa e a Theilard de Chardin che dicono che, anche senza colpa da redimere e senza peccato da scontare, Cristo si sarebbe incarnato lo stesso perché era nell’ordine delle cose che il Logos venisse per portare a compimento e a perfezionare la creazione materiale e spirituale.
Oso dire anche che la creazione cosi come viene concepita (Bibbia, vasaio, Motore primo,) non è soddisfacente e razionale poiché se tutti saremo in Dio, non possiamo essere altro da lui.
Se la luce è proceduta da lui, luce da luce, in qualunque forma essa si manifestasse, anche in forma umana, sarebbe scintilla divina, e ad ogni modo per avere idea incomparabile della divinità di Dio che è luce, torno al mio assunto: se per ogni molecola di luce imprigionata nella materia,1 miliardo di molecole della stessa luce restano libere, possiamo ben sperare di essere immersi e di fare parte di un oceano di luce, o no?
Sarebbe misero ricondurre la venuta di Cristo sulla terra solo alla redenzione tradizionale dei peccati, sarebbe ben poca cosa per Dio, dopo tale ambaradan di creazione decidersi per un gesto che serve solo a rendergli soddisfazione di un errore di calcolo compiuto da lui stesso: un essere creato perfetto, che alla prima occasione perde la sua scienza infusa, la sua imperturbabilità, la sua perfezione originaria e cade preda della tentazione… e così fu venerdì di passione.
Non è possibile!

???
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.