Gv 6, 37-40 Resurrexit

Dal Vangelo secondo Giovanni

Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

La volontà del Padre è che nessuno di quella comunità che ne fa parte e che a Gesù aderisce,  si perda. Lui, che è disceso dal cielo, non in senso metaforico, ma nel senso che su di lui lo Spirito del Padre è disceso, e in lui quindi si manifesta, fa del Padre e del Figlio la stessa persona. E tutti coloro che egli ha avuto affidati resusciteranno nell’ultimo giorno. Non un giorno di giudizio universale, come narrano tanti predicatori, mail giorno della morte di Gesù sulla croce come vero agnello pasquale. Coloro che berranno l’acqua del suo Spirito, in esso verranno salvati e resuscitati. Gesù rifiuta il termine “ultimo giorno” assegnato da Marta nell’episodio di Lazzaro, ma lo intende come il suo ultimo giorno, in cui termina la creazione dell’uomo ( in Giovanni il vangelo copre un arco temporale di 6 giorni), e termina con la sua morte e la  donazione del suo Spirito che ricrea e fa nuova la creazione. Tutto ciò che Gesù realizza non lo fa in nome di una bieca obbedienza ad un disegno prestabilito e necessario, ma la volontà del Padre si realizza attraverso lui e tutta la comunità che aderisce al suo progetto. Un progetto che è vincolato solo dall’amore attraverso il quale è possibile operare i segni che permettono di essere riconosciuti come Figli di Dio. Essere parte di questo progetto, ed essere riconosciuti come figli è possibile solo se si è capaci di esercitare un amore simile al suo, e farsi somiglianti in questo amore. Questo riconoscimento al progetto di Dio e l’adesione ad esso attraverso l’adesione a Gesù, permette a noi uomini di ogni tempo storico di essere chiamati a partecipare alla esistenza di una vita piena e definitiva, che trova il proprio  compimento nella resurrezione.     .

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.