Il male necessario

“Questa è l’antinomia della vita, il fatto che ci sono le due modalità: ordine e disordine. Alcune visioni privilegiano l’ordine e parlano di creazione, di un progetto guidato dalla trascendenza, altre invece vedono l’altro aspetto, l’insensatezza e il disordine, e negano la trascendenza. Bisogna considerare entrambi gli aspetti e cioè che nel mondo c’è una logica e un governo, ma c’è anche un carico impressionante di dolori senza perché”. (Liberamente tratto dal Principio Passione di Vito Mancuso).
Sento dire da qualche misticheggiante devoto che parla da pulpiti e microfoni, che il dolore e la sofferenza che colpiscono gli uomini, e specie i bambini, sono da offrire a Dio affinché attraverso essi si salvino tante anime, venga purificato il mondo, e cancellati i peccati.

Nulla di più falso e pericoloso, specialmente il dolore delle vittime innocenti e dei bambini che soffrono mali incurabili.
Dico a questo Dio nominato impropriamente cattolico, e a coloro che parlano in tal modo che se per salvare me fosse necessaria e sufficiente anche una sola lacrima di un bambino innocente, ebbene io non voglio essere salvato purché non venga versata quella lacrima.
Ma neanche se dovesse salvarsi l’umanità intera avrebbe senso versare una sola lacrima di un innocente. Il carico dei dolori del mondo non servono a Dio, ma servono e sono necessari alla vita.
Il male non esiste per Dio, dal suo punto di vista che è assoluto.
E non esiste neanche per la natura, che è necessitata e soggetta al caos e al disordine che si dice come male.
Solo dal punto di vista dell’uomo è il male e il dolore, ma questi non sono da offrire a Dio o da santificare.
Dio semmai soffre con noi e ci si mette al fianco per alleviare le nostre sofferenze.
Altro che prendere in cambio e prediligere alcuni alla sofferenza per salvare altri.
Neanche l’amore più grande potrebbe giustificare questa scelta o predilezione dei fortunati destinati al dolore; anche perché l’uomo come tale è espressione della vita che si svolge già tra il male e il bene, e la nostra grandezza non consiste nel sapere accettare la sofferenza per offrirla al Signore, ma nel cercare il bene e compierlo, salvando così noi e gli altri
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.