Gnosi? NO, amore di fede

Io non sono un prete, né un teologo, neanche uno imparato delle robe dei preti. Però mi sono applicato a studiare una materia che secondo me andrebbe impartita a piccole dosi fin dalla più tenera età della nostra educazione catechistica.
Un poco come abituare alla lettura i bambini delle elementari con i libri di favole, in modo che da adulti possano avere almeno in parte, conservato il gusto della lettura e la curiosità della cultura.
Ecco, curiosità.
Curiosità di conoscenza e di comprendere.
Siamo cattolici e cristiani e abbiamo i libri mastri da studiare.
Come cattolici roba pesante, tipo catechismo, i misteri della fede, i dogmi della chiesa, la comprensione delle liturgie, dei concili, tutta roba per lo più da specialisti della religione.
Come cristiani e credenti invece abbiamo degli articoli a dir poco entusiasmanti: la sacra scrittura con i suoi 73 libri, comprensivi di antico testamento e nuovo testamento, l’apocalisse, le lettere apostoliche.
Tutta roba per credenti dal palato fine.
Gnosticismo? Amore della conoscenza prima che amore e carità di Dio e per gli uomini?
Può darsi!
Ma cosa sarebbe la cultura di un uomo medio senza la conoscenza di Omero, Dante, Manzoni, Leopardi…
E per un credente, un cristiano che vuole trovare la strada di una fede barcollante nelle strade tortuose della vita e dei suoi drammi, cosa è la sua fede senza la conoscenza dei vangeli, della comprensione del loro significato, degli eventi che ivi sono narrati e che spesso disorientano la ragione di chi si approccia a quella lettura.
Ottenendo l’effetto opposto di quello che si dovrebbe avere: cioè allontanare da Gesù il credente invece di avvicinarlo a lui, perché lo si maschera di effetti speciali, ricchi premi e cotillons.
Allora delle due l’una: o vivere da ignoranti e accontentarsi di quel che passa il convento, letteralmente in questo caso.
Oppure scavare a fondo nella immensa ricchezza di quelle sacre scritture umane a tutto tondo, che ci rivelano come il divino altro non sia che l’uomo all’ennesima potenza delle sue possibilità.
Ecco perché mi sforzo quasi ogni giorno di pubblicare commenti di vangelo, che non sono quelli degli specialisti, quelli sono fuori dalla nostra portata e li lasciamo a chi cerca il bello della esposizione di chi ha fatto questi studi.
Io nella mia modesta operazione facebookiana propongo una lettura terra terra, frutto di un impegno personale che cerca nello studio dei testi con gli scarsi mezzi propri quel conforto che deve aiutarmi a superare le difficoltà della vita.
E ve li propino, per chi li vuole.
E per chi non li vuole, transit

/ 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.