EGLI, ALZATOSI, LO SEGUI’

EGLI, ALZATOSI, LO SEGUI’ MARCO 2,13 da una conferenza di ALBERTO MAGGI

“In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli”

Egli si alzò. Se l’evangelista, se Gesù, distrugge il senso del peccato, legato all’osservanza o meno della legge, alla trasgressione di questa o quella regola (il sentirsi peccatori che offuscava il vero significato di peccato), non per questo, viene minimizzato il senso del peccato. Il verbo che adopera l’evangelista per alzare [¢nast¦j – anastas ], è lo stesso che adopera per la resurrezione di Gesù.
(Marco 16:9 Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
Marco 16:9 [[‘Anast¦j ‘Anast¦j ‘Anast¦j d prw÷ prètV sabb£tou ™f£nh prîton Mar…v tÍ MagdalhnÍ, par’ Âj ™kbebl»kei ˜pt¦ daimÒnia.)
L’uomo peccatore, la persona che imbroglia, la persona che ruba, la persona che sfrutta gli altri, vive in una posizione di morte, perché chi toglie agli altri toglie a se stesso. Nel vangelo vi sono due personaggi, messi in contrapposizione tra di loro: Giuda e Gesù. Uno era ladro, prendeva dalla cassa, chi toglie vita agli altri, la toglie a se stesso, quindi Giuda muore. Mentre Giuda quello che era degli altri lo prende per se, Gesù al contrario, quello che è suo lo mette a disposizione degli altri. Chi della propria vita, quello che è, quello che ha, lo dona agli altri, comunicando vita agli altri, comunica se stesso. Ecco perché Gesù dice, che ho una pienezza di vita che neanche la morte può scalfire.
(Giovanni 1:4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
Giovanni 3:15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Giovanni 5:26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso);
Questo non solo per Gesù, ma, per ognuno di noi, chi vive sfruttando, assorbendo energie, togliendo agli altri, toglie la vita agli altri, ma la toglie pure a se stesso. Chi invece vive comunicando vita agli altri, comunica vita agli altri, ma, la comunica pure a se stesso. Questa è la persona che vive nel peccato, chi toglie la vita agli altri, ma, una volta accolto il messaggio di Gesù, resuscita. La sua condizione, era di morte. “E lo seguì”. Noi abbiamo qui, un esattore delle tasse, il Talmud prescrive: < l’esattore delle tasse è una persona impura. È impuro il suo vestito, è impura persino la bacchetta, che usavano per ispezionare le merci, se un esattore delle tasse, mette il suo piede dentro un gradino della tua casa (non entra), tutta la tua casa diventa impura >. Tutta la casa impura significa, che va ripulita con l’acqua bollente, ricordiamoci che in quei tempi non c’era l’acqua corrente. Immaginatevi come erano temute queste persone. Gesù, non sottopone l’individuo peccatore e impuro a riti di purificazione, non c’è da fare penitenza per il passato, ma c’è da festeggiare il presente. Questo è (per usare le categorie attuali) il sacramento della vita. Quel sacramento della misericordia e del perdono, che ancora oggi, tanto malamente viene esercitato, traumatizzando le persone.
Quando c’è l’uomo che vive nel peccato e gli si comunica il messaggio di Gesù, non c’è da fargli un processo, non c’è da imporgli cammini di purificazione, mortificazioni, penitenze. Non c’è da fare penitenza per il passato, ma da festeggiare il presente.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.