Dura lex

” Ma noi avvocati vediamo sempre gli stessi malvagi sentimenti che nessuno corregge, i nostri studi sono secchi d’immondizia per i quali non esiste cura.

Quante cose ho imparato esercitando questa professione!

Ho visto morire un padre in un granaio, ridotto senza un soldo e senza una maglia addosso, abbandonato da due figlie alle quali aveva lasciato quarantamila franchi di rendita!

Ho visto bruciare testamenti, ho visto madri spogliare dei loro diritti i propri figli, i mariti derubare le mogli e mogli uccidere i mariti impiegando l’arma dell’amore che suscitavano in loro sino a renderli pazzi o dementi per poter poi vivere in pace con l’amante.

Ho visto donne dare al figlio di primo letto gocce di un veleno che dovevano condurlo alla morte pur di arricchire il figlio del nuovo amore.

Ma come posso descrivervi tutto quello che mi è toccato di vedere.

Vi sono troppi crimini dinanzi ai quali la giustizia è impotente… Tutti gli orrori che i romanzieri credono di inventare sono sempre superati dalla realtà.

Conoscerete presto anche voi tutte queste storie edificanti…. Per quanto mi riguarda ho deciso di andarmene a vivere in campagna con mia moglie.

Parigi ormai mi fa schifo.”

BALZAC (Il colonello Chabert)

Se ci fosse una giustizia giusta e non esistessero giudici e avvocati corrotti, che fossero in grado di fare il loro dovere esercitando il diritto alla ricerca della verità, e non adattando la verità al diritto, forse tante ingiustizie e tante sofferenze verrebbero evitate nel loro nascere.

Ma non è così, non lo è mai stato e mai lo sarà.

Vale sempre la legge del più furbo, del più forte, del più potente. E l’innocente dovrà sempre piegare la schiena non al ” lex sed lex”, ma al taci e subisci, perché il dovere compiuto nei confronti del tuo presunto benefattore, non ripaga. Mai

Viene ripagato invece chi riesce a piegare il diritto al suo malvolere e alla capacità di volgere a proprio favore ciò che mai sarebbe stato a suo vantaggio. Ma ci sarà mai un giudice a Berlino?

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.