Dove è Dio?

Perché muoiono i bambini e soffrono anche?

Dio è trascendente, l’assoluto, l’uomo è immanente, il finito.

Nessuna conoscenza di Dio è possibile all’uomo in questo modo essendo le due categorie incommensurabili. Qualsiasi concetto di Dio è una elaborazione oggettuale della mente e della coscienza umana, che proietta sul divino i desideri della sua limitatezza e finitezza: onnipotenza, infinito, eternità.

Qualsiasi pretesa rivelazione divina attraverso le scritture è costruzione concettuale e culturale dell’uomo.

Dio non ha mai parlato a nessuno e nessuno lo ha mai visto.

Il grossolano errore della teologia cattolica è stato quello di aver voluto coniugare in Dio l’idea della onnipotenza e della bontà, inventandosi una teodicea consolatoria ai più, ma falsa, perché il male non può essere voluto né permesso da un Dio onnipotente e buono.

Se Dio è onnipotente e permette il male allora non è buono.

Quindi se il male c’è esso è insito nella creazione perché non perfetta e non finita, ma in evoluzione, e noi immersi in essa subiamo il male non perché voluto da qualcuno ma come facente parte del mondo.

In cui Dio è assente e da cui si astiene dall’intervenire, sia per il bene che per i male.

Si chiama Libertà.

E’ un assurdo teologico tenere insieme questi due concetti parlando di Dio, come tante altre della teologia cattolica che assieme all’impiantistica religiosa contribuisce a svuotare la spiritualità e il ruolo guida del cristianesimo.

Cosa è l’impianto della religione?

Immaginate per assurdo una famiglia in cui ogni domenica i figli devono presentarsi al padre e inginocchiandosi devono chiedere perdono delle marachelle e dei dispiaceri a lui arrecati! E’ da gente normale una cosa del genere?

Eppure la religione, specie la cattolica lo ha istituzionalizzato e reso funzionale al potere sui credenti e lo vorrebbe estendere a tutti gli uomini. Follia, che da nessuna parte esiste nella predicazione della buona novella di Gesù di Nazaret.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.