Dianoia, o pensare per…

Dianoia (in greco: διάνοια da dià + nous, «pensare attraverso») è un termine usato per significare la conoscenza razionale discorsiva (Wikipedia)] ossia quella propria di un procedimento conoscitivo mediato basato su una serie concatenata di ragionamenti che tendono a dimostrare una tesi persuasivamente.

La dianoia platonica, è qualcosa di irreale, è la ragione ” a se” senza la forza del “logos” e quindi perde le sue caratteristiche reali di organo umano, intesa come viva attività. Poiché la dianoia è qualcosa di irreale, la ragione per essere reale deve partecipare alla conoscenza dell’essere, altrimenti neanche l’essere partecipa della ragione, cioè è illogico. Poiché l’atto del conoscere è anche partecipare all’essere, quindi gnoseologico e ontologico, la conoscenza si ha uscendo da se stessi o/e entrando nel conosciuto. Quando usciamo da noi stessi, attuiamo un Atto di Fede, perché la vera uscita è la FEDE, tutto il resto ,sogno e inganno.

La dianoia platonica non è conoscenza e che la fede è conoscere quello che è fuori da noi, per entrare nell’oggetto conosciuto, e se fai caso quando devi conoscere qualcuno tu fai un atto di fede, ti fidi di lui, gli accordi fiducia. Quante cantonate prendiamo!
La fede non è un dono, altrimenti sarebbero giustificati tutte quelle persone che dicono” beata te che dio ti ha dato tanta fede, a me non ha fatto questo dono”. Ma quanto mai!
La fede è il balzo in avanti che si compie quando la conoscenza arriva al limite del conoscibile, essa ci permette di superare la discontinuità tra ciò che è del nous sensitivo e quello che è dello spirito

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.