Credo anche se non vedo

MIRACOLI E I DEMONI FALSANO LA FEDE (di Gioacchino la Greca)
Credere nei demoni e nei miracoli sminuisce la fede e la riduce a religiosità ideologica, spostando l’azione e il pensiero del credente dai veri obbiettivi. Questi sono ben delineati in tutti i vangeli come piena affermazione della dignità dell’uomo che in totale libertà compie un cammino di perfezionamento spirituale, che, grazie all’amore universale gratuito, trasforma in pienezza la vita dell’uomo, dandogli una qualità che supera la morte. Così concentrati solo sui demoni e i miracoli, di conseguenza ci si concentra solo sul “mistero” del peccato e della salvezza personale, e il rapporto con Dio diventa così un apporto chiuso e individualistico che mette in secondo piano il rapporto con gli altri. Ma la missione di Gesù non era così misera e meschina da offrirsi come “sconto” dei peccati; anzi essa va inquadrata nel novero delle grandi opere che ognuno di noi è chiamato dalle stesso maestro a compiere. E questi non sono i miracoli, ma l’attività cristiana di liberazione dai regimi oppressori e dalle società e condizioni inumane che opprimono l’uomo. Di conseguenza è fuori luogo anche l’attesa messianica che da esclusiva del popolo di Israele sembra sia stata fatta propria dal cattolicesimo. Non possiamo e non dobbiamo attendere un “Figlio dell’Uomo” che verrà in gloria sulle nubi, per giudicare gli uomini e decretare la fine del mondo. Non ci sarà nessuna seconda Parusia, perché Gesù si manifesta ogni qual volta cade un regno immondo e inumano e si instaura un regno di Dio. E siamo noi con la nostra azione di promozione umana verso noi stessi e gli altri che permettiamo le Parusie del Signore, perché egli è colui che era, che è e che “viene”, sempre. Credere in un Dio è molto facile, credere in Gesù Cristo non fu facile neanche per coloro che gli videro resuscitare Lazzaro, la figlia di Giairo e il figlio del funzionario romano: liberare l’uomo è molto complicato, ma una volta che ci si libera dalle catene dell’ideologia politica e religiosa tutto diventa più credibile e possibile.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.