COSA E’ NATALE?

ALCUNI SIGNIFICATI PER DECIFRARE IL NATALE.

Non si può definire festa religiosa il Natale dell’Incarnazione, non si ha notizia di questa celebrazione nei primi secoli del cristianesimo. Meglio sarebbe dire che avendo Dio preso la “sarX” del”uomo, la carne nella sua debolezza, questa viene elevata al rango divino, poiché è l’uomo che assurge a nuova dignità nell’incarnazione, senza nessun riferimento religioso attorno. In Matteo i maghi o più carinamente magi, rappresentano il mondo pagano, cosi come i pastori rappresentano il mondo dei malfattori; e sono essi i primi ad accogliere il messia. Non certo la tetra Gerusalemme, dove persino la cometa non dà la sua luce, essendo essa la città che da subito vuole morto Gesù. Gesù non frequenta il tempio, giovinetto egli vi sale coi genitori e li l’evangelista traccia la linea del suo vangelo: Gesù insegna, novello Mosè, ma non insegnerà la legge dell’obbedienza a Dio, ma la legge dell’accoglienza del suo amore. Nel tempio egli è ricercato, lo vogliono arrestare, ne scaccia i mercanti e lo definisce spelonca di ladroni. Li non si adora dio, ma Mammona, il dio denaro. Come annuncia alla samaritana ” non al tempio né sul monte Garizim né a Gerusalemme adorerete Dio, ma in spirito e verità ” Dio è negli uomini che amano, essi sono il tempio da dove rifulge la gloria di Dio. L’olio della mirra unge un messia non certo un sacerdote. Tutto è trasgressione nei vangeli dell’infanzia, Gesù concepito senza intervento maschile, che il padre era colui che generava e la madre solo una incubatrice; Giuseppe che evita la lapidazione a Maria e la vuole rimandare in segreto ripudio; nessuno al tempio di Gerusalemme, luogo sacro per eccellenza, riceve l’annunzio della nascita, solo i malfattori pastori e i maghi pagani. Le considerazioni sulla natura divina del bambino sono risalenti ai primi concili, certo non era intenzione degli evangelisti Luca e Matteo occuparsi di queste questioni. Ma il kerigma comincia con la resurrezione, non certo alla nascita, anche se sono in diretta connessione. VI LASCIO QUESTE BREVI NOTE PER LE NOSTRE RIFLESSIONI SUL NATALE

 
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.