CORONAVIRUS.

Siamo vittime predestinate di allarmi massmediatici.  Dalla allerta meteo con precipitazioni che poi si dimostrano essere pioggerelline, a nevicate straordinarie annunciate con tam tam assordanti, che poi non sporcano neanche le cime delle colline a 500 metri. Poi si va avanti con gli allarmi omicidi, che sono sempre meno di gran lunga di chi ci lascia le penne sulle strade, o allarmi sbarchi che fanno gridare all’invasione. Insomma nell’epoca di internet e dei social, a cui ormai tutti accedono per fortuna con estrema facilità, le notizie vengono diffuse e manipolate ad arte da chi ha interesse a dire nero quando è bianco. E così mentre in Cina si fanno i conti con un virus corona che provoca normalmente raffreddori acuti e faringotracheiti, succede che lo stesso virus fa le bizze e virulenta al punto da provocare polmoniti, alle quali l’organismo oppone le resistenze difensive che di solito mette in atto in questi casi. Solo che si semina il panico con persone affette e alcune centinaia di deceduti, purtroppo, che messi al confronto con le annuali epidemie di influenza non  dovrebbero suscitare allarmismi da pandemia e stragi bibliche, ma solamente la normale prudenza e sorveglianza in questi casi necessari. L’influenza colpisce milioni di italiani ogni anno in Italia, e fa circa 8 mila morti ogni anno, e circa 700 mila in tutto il mondo. Ma nessuno mette in isolamento intere nazioni, o taglia i voli aerei o il commercio con i paesi colpiti. Praticamente tutti. Per fortuna la scienza medica è più forte del chiacchiericcio da social e da bar e le misure di profilassi e la ricerca magari dei vaccini adatti possono fermare qualsiasi tentativo, virale e umano, di trasformarci tutti in untori e vittime di qualsivoglia peste.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.