Tempo di feste e di pubblicità per regali inutili, o costosi, di spese superflue alla faccia di chi non arriva a fine mese, degne di una società che muore di sé stessa e dei suoi desideri sempre pronti a mangiarsi tredicesime e stipendi più o meno ricchi. Mi chiedo perché una società consumista e post capitalista, becera e ignorante come la nostra non lancia delle idee regalo utili e innovative?
Naturalmente sarebbe una pubblicità poco redditizia per quei colossi del consumismo tipo abbigliamento o di roba da mangiare, diciamo che dovrebbe esprimersi attraverso canali alternativi.
Per esempio, a Natale regaliamoci dei libri, tutti, 1, 2, 5… a secondo delle possibilità e della generosità di ognuno.
Invece delle solite calze, mutande rosse, reggiseni e guepière…
A Pasqua regaliamoci per esempio dei biglietti per entrare in un museo, o per un concerto prossimo futuro, o per una serata a teatro di prosa.
Per S. Valentino la coppia prima della cena, visto che il dopo cena è d’obbligo e santo festeggiare, potrebbe dedicarsi al regalo reciproco di chiudere i cellulari, e scriversi delle belle e lunghe lettere da scambiarsi durante il tete a tete a tavola a lume di candela.
Scoprire così attraverso la lettura delle proprie parole, il gusto dello scrivere, di imprimere un senso che non siano emoticons ridicoli, alle proprie emozioni e sentimenti.
E lasciarsi all’improvviso se una delle due parti scrivesse: Se tu non ci saresti ti inventerei!
Per il resto delle festività allora gli regaleremo corsi serali di italiano e libri di grammatica.
Buone feste di letture a tutti!