E allora…
Una umanità storicamente cresciuta con l’ossessione, i sensi di colpa e la fobia di dei che dall’alto dei cieli, da qualche parte lassù, sono sempre stati immaginati guardoni che ci spiano, scrutano, osservano, giudicano.
Ora sotto le sembianze di un sole, di qualche nerboruto dio con fulmini e amanti, sotto forma di triangolo con l’occhio inquietante che guarda attraverso quella figura geometrica circoscritta da tre lati.
Ma che potevano essere otto, sedici, o rotonda o quadrata. Ma pur sempre immaginifica, freno inibitore agli istinti e alle brutalità di cui siamo capaci.
Finalmente adesso le nostre paure si materializzano, hanno un nome, un indirizzo, una forma, un volto. Sotto la specie dei telefonini e delle nostre televisioni si aggirano angeli elettronici che portano informazioni al dio CIA, angeli come quelli che una volta i regnanti dell’antico oriente mandavano come governatori in giro per i loro domini per osservare e giudicare l’operato dei loro sudditi.
E loro obbedivano (il satana di una volta) e tornavano su ad accusare presso il re quelli che si comportavano indegnamente. Stiamo parlando di fatti che datano almeno a 1000 anni prima della nostra era cristiana. Quindi di cosa ci meravigliamo? Sempre così è stato!
I potenti hanno bisogno di esercitare il loro dominio sui loro sudditi e usano i mezzi che hanno a disposizione: spie, televisioni, cellulari, computer, social network, …
Altro che privacy, un mondo globale, piccolo, non è sufficiente a nasconderci. Però almeno stavolta sappiamo con chi prendercela se arrivano magagne e disastri: non più dei lontani, con l’ossessiva paranoia ” Attento, Dio ti vede!”, ma semplici funzionari d’oltreoceano o d’oltralpe, la CIA TI SPIA. Ma non c’è bisogno di pentimenti e digiuni. Statevi accorti! Buona giornata mondiale…di che? non ricordo