Amoris laetitia

Sentir dire a dei conduttori cattolici di trasmissioni radiofoniche, che i divorziati possono andare in chiesa a pregare, assistere alla celebrazione eucaristica, alle varie liturgie, ma che non possono accedere all’eucarestia o comunione come la chiamano, per via della loro situazione di connivenza peccaminosa, continua ad essere una rasoiata che lacera la sottile credibilità del cattolicesimo imperante. Se poi aggiungono che in ogni caso e nonostante tutto bisogna continuare ad amare e avere fede, non si sa bene a chi riferire questa fede se a loro o al Dio Padre di Gesù, questo non è dato capire e sapere. Ma vorrei almeno far notare come stride la parola amore in questo contesto, che viene usata solo per coprire esclusione e distinzione in meritevoli e non, perché l’amore unisce tutti e tutti accoglie, la religione separa in buoni e cattivi, rendendo Dio giudice che discrimina e non Padre che accoglie. Comica finale: a conclusione di questo sproloquio anti evangelico: “Per fortuna abbiamo un papa che è molto aperto e su questo problema ci avviamo verso…”. Quindi per certificare se uno è buono o cattivo, degno o indegno per accedere al pane di vita eucaristico bisogna aspettare la bolla e il certificato di un papa che abbia la luna giusta. Quando si dice opera dello Spirito Santo, ci si riferisce all’amore di Dio che scende e consiglia, fortificando le scelte degli uomini che si volgono verso il bene. Non è mica uno Spirito ubriaco che una volta decide una cosa e un’altra volta il contrario. Se amore deve essere, esso è accoglienza e misericordia, sempre e per tutti: basta rivedere certe nozioni di peccato e colpa che la chiesa ha sempre manipolato a suo modo e messo al suo servizio.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.