AMENITA’ DOMENICALI

Sono in macchina e ascolto, more solito, radiomaria ( e dove se no? pure in bagno). La trasmissione veramente mi piace, perché ci sono dei quiz a domanda secca sulle cose della nostra religione che professiamo e pratichiamo. Ma il mio grande divertimento sarebbe quello di ridere alle spalle degli strafalcioni che gli ascoltatori compiono rispondendo: in realtà inquietandomi non poco, e preoccuparmi. Beninteso non voglio giudicare il grado di preparazione e scolarità di questi numerosi ascoltatori che in un’ora ho sentito intervenire, lungi da me l’intenzione. Ma essendo un campione vasto e vario, credo che questo possa essere la media gaussiana in cui rientrano la maggior parte dei cattolici italiani. E permettetemi di dirlo, la situazione è scoraggiante. Domande tipo: chi entrò in catene a Roma, dopo aver scritto numerose lettere? Cosa significa Cristo? Chi liberò gli ebrei dall’esilio babilonese? Quale profeta annunziò la nascita del messia da una vergine? ( sic)…ecc ecc. Ora tralascio alcune risposte veramente al limite della decenza che ho ascoltato via radio, e faccio alcune considerazioni. Io sono sicuro che tanti ascoltatori di radio maria conoscono tutto su Medjougorie, su S.Pio, padrelivio, sanno quanti libri ha scritto la Valtorta, o tutte le stazioni del rosario a memoria. Ma se si indaga su una conoscenza elementare del vangelo, o degli atti, o dell’antico testamento, allora cascano le p…braccia. Ma invece di leggere vite misteriose di santi e veggenti, riempendosi la testa di balle stratosferiche, delle sane letture di sacre scritture non sarebbe possibile educarsi a farle? Dico, questa radiomaria, invece di operare un totale rincoglionimento degli ascoltatori devoti e fedeli, con le balzane predicazioni liviane, non potrebbe invitare alla sana lettura di sani testi onde migliorare il livello spirituale, soprattutto, delle masse di ascoltatori, che ancora vanno dietro a suggestioni degne di film horror o di fantascienza?

Buona domenica…ah, e anche buon ascolto sempre in sintonia della nostra dolcissima radiomaria ( ma va a cagher)

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.