A pane e acqua

Il  delirio religioso

Che delizia oggi potere ascoltare radiomaria ove padrelivio era intervistato dal suo sodale sulla evangelicità   e autenticità delle apparizioni.

Nessun dubbio a sentire loro due che i messaggi seppur ripetitivi, seppur monocorde, e ancor di più dilazionati ai sei veggenti in tempi diversi durante l’anno, abbiano tutti lo stesso contenuto.

Questa è la prova della loro unica fonte e origine, dicono loro.

Poi il fatto che siano in perfetto croato, (ma come fanno a saperlo se poi li trascrivono i frati quelle 4 frasi?), lingua che non parlano i veggenti così perfettamente, dimostra della sapienza della apparizione.

E poi i primi messaggi dei primi anni hanno un contenuto teologico spirituale così elevato e sono pronunciati in una forma letteraria così perfetta che era impossibile fosse frutto di sei veggenti allora bambini.

Non solo, ma se non ci fosse la fede ad accompagnare questi messaggi, queste apparizioni non potrebbero mai spingere le persone a fare il digiuno due volte la settimana a pane e acqua. Che fu chiesto dalla apparizione stessa per fermare l’insorgere della terza guerra mondiale. preghiera e digiuno, a pane e acqua, capite?

Capite dice padrelivio, cosa significa digiunare a pane e acqua? E’ una cosa durissima, molto difficile da realizzare senza la fede. La chiesa non ha mai avuto la forza di imporlo ai suoi cattolici credenti tale è il sacrificio chiesto. Ma l’apparizione è riuscita a riproporlo e ad ottenerlo grazie alla fede.

Cosa vogliamo di più? La fede smuove le montagne e sono capaci di dire ad un gelso vai a piantarti in mare. Smuove anche milioni di fedeli a rimpinguare le casse di questi veggenti col turismo religioso.

Che dice padrelivio, a Medjugorie ormai non c’è che una sola veggente, Gli altri sono sparsi per il mondo.

E non hanno manco rapporti tra loro, si parlano pochissimo, non si frequentano… Padrelivio dice questa cosa col tono di chi vorrebbe smontare i sospetti di teatrino di persone in combutta tra loro. Ma non mostra un bell’esempio di comunità cristiana di gente che dice di parlare con la madonna e non si parlano tra loro.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.