VOGLIO LA PRESIDENTA

Giorni frenetici di incontri, patteggiamenti, garanzie politiche e corporativistiche, ricatti e conventicole sotto banco e alla luce del sole.

In uno di quei momenti che dovrebbero essere salutari per una democrazia come la nostra, al pari delle elezioni dei nostri rappresentanti.

Tutto un susseguirsi di parlottii nel corridoi e nei palazzi della politica, telefonate, conteggi e numeri, nomi più o meno improbabili e impronunciabili per decenza e carità di patria. E che però corrono di bocca in bocca …

E intanto il popolo non ha parola, come dice la nostra Costituzione e noi la accettiamo, più o meno obtorto collo.

In nostra assenza parlano i politici ( sic ) che abbiamo eletto alla due Camere e alle Assemblee Regionali. Eleggeranno il successore di Mattarella.

Le prime indiscrezioni sono per me poco incoraggianti, anzi direi di più: orripilanti: si parla di un politico che conosce le istituzioni e i nomi sono quelli che corrono sulla bocca di tutti, purtroppo: berlusconi, ma non si può sentire.

Ma io dico e grido: è forse troppo sperare in un presidente che sia oltre che figlio delle istituzioni anche super partes alla politica infima e misera che abbiamo sotto gli occhi? E’ troppo sperare in un presidente che sia anche il presidente delle “forze disarmate”, che difenda la pace e non assecondi la guerra, di qualunque tipo essa sia?

E’ utopico un presidente che conservi integra la nostra Costituzione, forse la più bella e garantista del mondo, dagli assalti renzian-berlusconiani che vogliono ridurla a regolamento di condominio di classe A4?

E’ un sogno forse pretendere un presidente che si schieri e capovolga i privilegi di una casta che sembra intoccabile nei suoi interessi e osa persino sfidare la legge uguale per tutti?

E’ così difficile sperare in un presidente almeno integro nei confronti della magistratura e con un abito non dico bigottamente integro, ma consono al ruolo che deve ricoprire?

Chiediamo troppo se crediamo che un presidente non abbia bisogno di un badget stellare superiore a quello del collega statunitense, che si opponga agli sprechi lui per primo, facendo una operazione simile a quella del papa Francesco nel 2013 con la scelta di S.Marta come casa?

E ancora, non pensate che sia il momento giusto perché al Quirinale vada finalmente una donna?

No, queste cose non sono irrealizzabili e impensabili, un presidente che voglia essere applaudito da due ali di folla, che voglia essere amato come Pertini, che voglia passare alla storia per meriti e non per semplice biografia, deve fare questo!

Il popolo italiano merita rispetto, la nostra storia e la nostra cultura lo pretendono, perché io non credo che il popolo ha i governanti che si merita. Spesso sono i governanti che non meritano un popolo e che sono indegni di rappresentarlo. E noi ne siamo coscienti, ne soffriamo, ma non rinunciamo. ADELANTE ITALIA!

ad minora delabimur ma non non abdichiamo

Canicatti, 2022, gennaio, 19

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.