L’importante è essere non apparire
Noi ci proponiamo di tenere distinta la fede e la spiritualità che parla a tutti gli uomini, da una religiosità che tende a mischiare la Parola dell’unico Maestro con fatti mirabolanti, a volte strani e poco chiari, che vengono accettati dai più anche per la paura con cui si presenta e si ammanta il vero messaggio evangelico, che nulla ha a che spartire con queste presunte apparizioni.
Coloro che le sostengono e le difendono stanno distruggendo l’immagine di Gesù, lo stanno mascherando da stregone e prestigiatore, capace di far apparire la Madre dove aggrada e piace.
Nichilisti, pagani e poco credenti, si sono costruiti un Dio di cui interpretare pensieri e parole, modificarne la volontà, attribuirgli persino il destino delle foglie che cadono dagli alberi.
Abbiamo tutti sete di divino, e non tutti lo soddisfiamo allo stesso modo; se c’è chi in quei posti trova risposte ben vengano Fatima o Medjougorie, ma attenzione perché le generazioni che cercano segni mirabolanti per credere, sono state bollate per l’eternità come incredule dallo stesso Gesù.
Ci vorrebbe solo un poco di coraggio e di coerenza per sgombrare dalla testa delle persone di buona volontà, che certi fenomeni sono solo controproducenti per la crescita della fede.
Una Madonna cosi loquace, insistente, onnipresente, Lei che nei Vangeli fu solo silenziosa seguace del Figlio, discepola discreta e paziente, che sa conservare nel cuore l’attesa del momento giusto tra le tante contraddizioni che le imponeva la sequela del Figlio, come donna e madre, che pronunzia si e no quattro frasi significative, che alle nozze di Cana ordina “fate quello che vi dirà”, lei che rappresenta la sposa fedele come quella parte del popolo di Israele rimasto fedele a Dio, e sarà la sposa “nuova” simbolo del nuovo popolo fedele a Cristo.
Donna, madre, discepola, questo è il messaggio di Maria, tutto il resto è costruzione e fardello di uomini, giogo pesante sulle nostre spalle, dogma ecclesiale irrazionale e pertanto da confutare.
Avere fede è credere nella vita, nell’essere che ci immerge nel bene che ci trascende, nel Dio che mette ordine nell’evoluzione del creato, e come Padre ci dà la vita; e per fortuna essere credenti non obbliga a credere alle apparizioni, nessun anatema minaccia chi le rifiuta.
(gioacchino la greca)