PAROLA DI DIO E DOTTRINA DEGLI UOMINI

PAROLA DI DIO E DOTTRINA DEGLI UOMINI
di fra Alberto Maggi, osm – Direttore Centro Studi Biblici “Giovanni Vannucci” – Montefano
Incontro biblico tenuto a Cuneo il 30-31 maggio 2009

Quella di Gesù non è una dottrina teorica, ma è un insegnamento pratico. Non è un invito a credere a delle verità, ma orientare tutta la propria esistenza verso il bene degli uomini. Per questo Gesù nel suo insegnamento non si rifà mai a dottrine, ma sempre a comunicazioni di vita. Quindi quando una dottrina rende infelice l’uomo, quando l’osservanza di una legge non permette una pienezza di vita abbiamo la certezza che non viene da Dio. Gesù sa che il suo messaggio è la risposta di Dio a quel desiderio di vita che ogni persona si porta dentro. Allora nell’insegnamento di Gesù non c’è mai: devi, non c’è mai l’imposizione, ma c’è sempre l’offerta: se vuoi. Perché Gesù mai impone, ma offre? Perché il messaggio di Gesù è un messaggio d’amore e l’amore può soltanto essere offerto, mai imposto. Quando l’amore viene imposto non è più tale, ma diventa violenza! D’altro canto le autorità religiose che sono le prime a non credere nel loro insegnamento religioso, lo devono imporre. Perché devono imporlo? Perché sanno che non è cosa buona. Se una cosa è bella, se qualcosa è buono, se questa dottrina rende felice l’uomo non hai bisogno di imporlo, non hai bisogno di obbligarlo con delle minacce, con dei castighi, basta che glielo presenti, che glielo offri. Allora Gesù dice 17 Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. e questo è il criterio perché abbiamo detto, ci sono tante voci, come facciamo per capire se questa dottrina, questo insegnamento viene da Dio o no? Gesù dice: se qualcuno vuole fare la sua volontà (notate che Gesù non dice se qualcuno vuole credere a questa verità) se qualcuno vuol fare la sua volontà conoscerà se tale dottrina è da Dio o se io parlo da me stesso. Gesù non si mette sul piano della teoria ma su quello pratico. E’ la pratica del messaggio di Gesù quello che potrà convincere ogni persona dell’origine divina dello stesso. Perché? Quando si accoglie questo messaggio inizia nell’individuo che lo accoglie un processo di liberazione di energie che c’erano già, soltanto erano compresse perché gli mancava quell’elemento che le potesse liberare. Quando si accoglie il messaggio di Gesù inizia nell’uomo un processo di liberazione di energie, di potenziamento della vita che l’uomo non ha più bisogno di prove esterne che gli confermino la verità di questa dottrina, ma ha una prova interiore: una pienezza traboccante di vita, una pienezza crescente di gioia e felicità. Questa è l’unica prova che questo messaggio viene da Dio, perché Dio è amore, gioia e pace e quindi quando un messaggio viene da Dio non può che provocare nell’uomo un crescendo d’amore, sentirsi amato, un crescendo di pace e un crescendo di gioia. Quando un messaggio turba, quando un messaggio mette paura non viene da Dio. Questo messaggio è rivolto a tutti. Dice: se qualcuno vuole fare la sua volontà. Non è un messaggio rivolto ad un gruppo particolare, selezionato, non è un messaggio rivolto ad un gruppo di persone. Questo messaggio è per tutti. La proposta di pienezza di vita da parte di Dio per l’umanità attraverso Gesù è rivolta a tutti quanti. Perché? E’ questa una profonda verità che emerge dai vangeli e che poi la chiesa primitiva per bocca di Pietro farà sua: non c’è una sola persona al mondo che per la sua condotta, il suo comportamento, la sua situazione possa sentirsi esclusa dall’amore di Dio, non ce ne è neanche una. Voi sapete la religione è causa di infelicità, la religione è causa di dolore se non di disperazione delle persone perché la religione contrabbandando quelli che sono precetti degli uomini per volontà di Dio diventa arrogante e stabilisce che ci sono persone che meritano l’amore di Dio e altre persone che non lo meritano. Persone che sono ammesse alla comunione con Dio e altre che ne sono escluse gettando queste persone nella profonda disperazione. La religione nella sua perversione dice alle persone: tu sei in peccato! E chi è che mi può togliere questo peccato? Il Signore. Allora vado dal Signore! No! Siccome sei in peccato non ti puoi rivolgere al Signore. E’ un circolo vizioso, è drammatico. Io sono impuro, l’unico che mi può togliere l’impurità è il Signore, ma siccome io sono nell’impurità non posso avvicinarmi al Signore, questo getta le persone nella profonda disperazione. Allora la chiesa per bocca di Pietro arriverà a questa importante dichiarazione: perché Dio mi ha mostrato che non c’è nessuna persona che possa essere considerata impura. Impuro e il puro, lo  erano categorie ebraiche che indicavano ammissione e comunione o esclusione da Dio. Ebbene, Pietro, dopo una travagliata esperienza arriva a questa importante dichiarazione: non c’è nessuno, qualunque sia la sua condotta che possa sentirsi escluso dall’amore di Dio. Perché? Perché quello che emerge dal messaggio di Gesù ed è in contraddizione con tutto l’insegnamento religioso è che il padre di Gesù non guarda i meriti delle persone, ma i loro bisogni. Meriti non tutti li possono avere, i bisogni li hanno tutti. Dio, e vorrei che da questo incontro soltanto questa espressione potesse rimanere in noi perché se accolta per noi e per gli altri cambia la nostra vita e quella degli altri, questa importante dichiarazione che emerge dall’insegnamento di Gesù nei vangeli: Dio non si concede come un premio, ma come un regalo. Se io adesso ti do un premio, il premio dipende dai meriti di chi lo riceve. Il regalo non dipende da chi lo riceve, ma dalla generosità del donatore. Allora Dio non si concede come un premio (e non tutti possono avere i requisiti per accogliere questo premio), ma Dio si concede come un regalo (il regalo non dipende da chi lo riceve ma dalla generosità del donatore).

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.