Teologando tra me e me

Mi chiedo e domando: può un dogma, vincolante per la fede e perciò stesso necessario per essere definiti cattolici, discendere da un mito seppur di presunta origine divina, cioè come parola di Dio?    Se il peccato originale non è un fatto storicamente accaduto, perché non sono esistiti Adamo e Eva, né mai è esistito un serpente parlante in un eden terrestre, come si può far discendere da un episodio mitologico, tutt’al più da leggere in maniera sapienziale e parenetica, un dogma come il peccato originale con tutte le sue conseguenze?                                                                                Conseguenze sulla teodicea, sulla salvezza umana, sull’anima, sulla opera di Cristo in terra ecc. ecc. Questo si potrebbe accettare se il fatto fosse storico e reale; ma allora cadrebbe tutta la conoscenza scientifica attorno all’argomento, e dovremmo credere alla creazione in sei giorni e a tutto il resto.    Ma cosi non è!                                                                                                                                  Quindi o si prende tutto il discorso con le pinze e tutto prosegue di conseguenza sull’impianto teologico sapienziale, senza vincoli di fede dogmatici, oppure si torna indietro di mille anni e si conferma l’esistenza del peccato originale come causa del male nel mondo, e perciò dogma di fede.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.