Superamento del monismo e del dualismo.

92 RIFONDAZIONE DELLA FEDE. VITO MANCUSO. Superamento del monismo e del dualismo.

“Pensare l’anima come energia e il corpo come massa significa rendere conto della loro dualità senza per questo essere dualisti. Sono due cose diverse la massa e l’energia, ma non per questo sono estranee l’una all’altra, anzi, ultimamente sono la stessa cosa. Pensare l’anima come energia libera e il corpo come energia divenuta massa significa non avere più bisogno di inventarsi la ghiandola pineale per poter rispondere all’interrogativo che Elisabetta del Palatinato pose a Cartesio, e che Paul Davies ha riproposto immutato ai nostri giorni.”

93 RIFONDAZIONE DELLA FEDE. VITO MANCUSO. EDUCAZIONE DELL’ANIMA
I talenti e la loro lavorazione. “Quello descritto è il livello per così dire naturale dell’energia, la descrizione della carica di energia pura con cui un uomo viene al mondo. La quantità di energia pura si chiama intelligenza e volontà; la forma che tale energia spontaneamente assume dentro ogni uomo si chiama carattere. Occorre disciplinare l’una e l’altra. Il lavoro di tutta la vita su noi stessi consiste nell’educazione della nostra energia costitutiva.Tra gli esseri umani c’è chi ne ha molta e chi ne ha poca o per nulla in un altro. Ma a questo livello non c’è alcun merito, si tratta solo della dotazione originaria che ci è stata data alla nascita, come nella parabola dei talenti nessuno o demerito di averne ricevuti cinque oppure uno ( Matteo 25, 14-30 e il parallelo di Luca 19, 11-27) Così è: la distribuzione dell’energia vitale non è mai divisa equamente tra gli uomini.E’ distribuita in modo casuale, così come altre cose, tante altre cose, troppe altre cose, nella vita degli uomini”.

Continua Mancuso dicendo che persino all’interno della stessa famiglia non esiste nessuna regola nella distribuzione della energia spirituale, essendo i membri stessi diversi uno dall’altro, un figlio ereditando il meglio dai genitori, un altro potrebbe ereditare il peggio. Questo succede perché a questo livello della distribuzione della energia sia casuale non subentra alcun merito: non entra in gioco la libertà. Il merito entra in gioco quando usiamo l’energia di cui siamo casualmente dotati. A questo livello operativo, cioè nell’uso libero che noi facciamo di questa energia, viene valutato il valore di un uomo, perché non è detto che chi ha avuto di più possa avere una vita migliore.Anzi talvolta una maggiore dotazione di energia, intesa come intelletto, volontà, spirito, può condurre l’anima alla disperazione, alla dissipazione, alla nera volontà satanica di volere il male per il male.Negli uomini abitati dallo spirito si ha spesso lo scontro tra Dio e il Diavolo, scontro che avviene nel loro cuore, e che fa spesso di essi creature fragili, superbe, pronte a spingersi e vivere il loro spirito genialòe come sfida al bene e al male. Quindi la dotazione di energia con cui nasciamo (intelligenza e volontà) è un fatto casuale e senza merito nostro. Ma l’energia è anche capacità di lavoro, ed è in questo lavoro che diamo senso alle nostre azioni giocandovi la partita della vita.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.