Sembra che sia così…

All’alba dei ’70, per me il già e non ancora…

Ampia la fronte e limpido lo sguardo,

nei gesti nervosi e nel veloce parlare,

pensieri che lesti si accavallano nella mente mai doma.

Essere come sono per altri significherebbe non avere mai un bel carattere.

Chi come me fa casini, fa a morsi, discussioni, litigate, parole grosse…persino con sé stesso.

Sono uomini di carattere anche difficilmente trattabile e lo sono di natura.

Non sono gestibili….

Si arrabbiano con impeto, difendono le proprie idee, non hanno mezze misure, fanno pesare le assenze, non stanno in silenzio, e sbattono la verita in faccia senza giri di parole.

Sono uomini sinceri e generosi che danno sempre tutto se stessi in ciò che fanno, se ne vale la pena…ma se delusi voltano le spalle e spariscono all’inglese in silenzio.

Sono impulsivi e orgogliosi…ingenui e fiduciosi nei confronti degli altri.

Non sono mummie insipide,

sono Fuoco, e questa mano poesse fero e poesse piuma…(cit.Verdone).

Sono istintivi che sia Amore, odio, indifferenza.

Non sono uomini cuoricini e parole dolci, o meglio non solo quelli.

.Sono sempre imprevedibili nelle cose gradevoli e meno piacevoli.

E sono in equilibrio instabile fra il “ Ti Amo ” il “vaffanculo ” e il vabbè….

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.