Sarx divina…

Tante volte mi chiedo se non sono e siamo fortunati, noi appartenenti per battesimo più che per convinzione, alla religione cattolica. Che ha preferito tra tutte le possibili opzioni, a partire dal peccato originale, scegliere la via della colpa e della mortificazione del corpo e dei suoi sensi. Quel corpo, quella sarx resa divina da un evento inconcepibile come l’incarnazione di un dio in mezzo a noi, che veniva ad offrire proprio la sua debolezza umana per santificarla e divinizzarla. Un corpo che racchiude in sé le meraviglie del creato, se è vero che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio, e con questo corpo, con i suoi sensi abbiamo la possibilità di esplorarci, conoscerci, amarci, soffrire, gioire, sudare, provare dolore e piacere, . Un corpo che è una macchina perfetta, un insieme di meccanismi chimici, biologici e mentali che funzionano all’unisono e ci permettono di essere definiti primati sul pianeta e sapiens sapiens tra le specie viventi. Eppure la religione vuole ridurre schiavo, in catene, imprigionandone le potenzialità, che legate ai sensi permettono di conoscere la vita nelle sue massime componenti: il piacere e il dolore. Ora grazie a questa esaltazione della colpa e alla reiterata mortificazione del corpo perpetrata nei secoli da devoti asfittici, nevrotici, isterici, che lo hanno martoriato per farsi eunuchi per il regno, noi proviamo invece il sottile piacere della trasgressione, godendone di nascosto o pubblicamente, esaltando il gusto del peccato e della trasgressione. Perché ci piace quello che è contro le regole, ci piace sentire come dietro le accuse di peccaminosità si celi in effetti l’acredine amara di chi, per paura della colpa e della dannazione, si è privato del piacere che il corpo può regalarci. Forse se non avessimo avuto un dio che si incarnava per noi, noi e la nostra sarx avremmo conosciuto solo la parte meno piacente e bella di esso. Invece Dio diventato uomo è venuto a dirci che la nostra dimora terrena deve essere amata e goduta. A tempo pieno, senza remore e timori, rispettandone però la stessa origine arcana e misteriosa, divina possiamo sire, che in tanti narrano concepita da Spirito Santo.

“Il Cristianesimo è una religione molto corporea, anzi il Cristianesimo è l’unica religione dei tre monoteismi che fa opera d’arte coi corpi…
[…] E’ una religione di corpi proprio perché è fondata sulla incarnazione.
Il problema è che al posto di parlare di corpi ha parlato di anime…
E questo perché dopo Paolo è arrivato Agostino…”
(U. Galimberti)
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.