che tutti ugualmente accoglie,
emettendo la mia prima voce nel pianto come fanno tutti.
Quindi fui avvolto con fasce e circondato di cure,
nessun re iniziò in modo diverso la sua esistenza.
Si entra nella vita e se ne esce alla stessa maniera.
Pertanto pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai, e scese su di me lo spirito della sapienza.
La preferii a scettri e troni;
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto;
non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro di fronte ad essa è un po’ di sabbia,
come fango si stima di fronte ad essa l’argento.
L’amai più della salute e della bellezza fisica;
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché da essa promana uno splendore intramontabile.
Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani c’è una ricchezza incalcolabile.
Godetti di tutti questi beni, perché apportati dalla sapienza,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
Quanto imparai senza astuzia lo comunico senza invidia;
non intendo nascondere le sue ricchezze.
Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini;
quanti se lo sono procurato hanno stabilito amicizia con Dio,
sostenuti dalle doti derivanti dall’istruzione”.
SAPIENZA 7, 3-14 La ricchezza della Sacra Scrittura è un tesoro di sapienza, attingiamo ad essa con fiducia e ne trarremo frutti deliziosi