PECCATI CONTRO LO SPIRITO

Ma quali sono dunque i peccati contro lo Spirito Santo? Eccoli: Disperazione per la salvezza.
Presunzione di salvarsi senza merito.
Impugnare la verità conosciuta.
Invidia della grazia altrui.
Ostinazione nei peccati.
Impenitenza finale.
Così li troviamo descritti nel Catechismo di Pio X.

Ancora c’è gente che si rifà a questo articolo, ove non arriva il vangelo a farsi capire subentra il fardello della parola umana, spacciata per presunta parola divina, ad appesantire il carico che già grava sulle spalle di chi, sentendosi come il pubblicano al tempio, prega sommessamente implorando misericordia al Signore Allora vorrei dire due cose a certi devoti e pii osservanti del CCC. (catechismo).
DISPERARE PER LA SALVEZZA, non è un peccato, è una idiozia, perché Gesù stesso ha detto che tutto sarà perdonato, tranne il  peccato contro lo Spirito Santo, che è solo UNO, NON 6 O 666 come recita poi il catechismo. Solo chi non darà ascolto alla parola di Gesù bestemmia contro lo Spirito, perché si preclude da sé la via della salvezza e la via della vita che non muore, rimanendo chiuso all’amore. PRESUNZIONE DI SALVARSI SENZA MERITO: ma di cosa stiamo parlando? Questa è ancora la vecchia visione della religione che distingue gli uomini in meritevoli e non, quindi le categorie religiose che separano gli uomini in buoni e cattivi, e non li riconosce invece riuniti nel solo bisogno dell’amore di Dio, che manda la pioggia e il sole nei giardini dei giusti e degli ingiusti. Solo l’amore di Dio salva, un amore concesso non per i nostri meriti, ma secondo i nostri bisogni.
IMPUGNARE LA VERITA’ CONOSCIUTA, termine legalistico, la religione vive di leggi e precetti, figuriamoci se non la faceva entrare anche nello Spirito Santo, ignorando che esso rifugge da dove ci sia la gabbia della legge. La legge uccide lo Spirito, La parola di Paolo è passata invano nel cervello di Pio X. Non si impugna nessuna verità, il vangelo dice che una sola è la verità: il bene dell’uomo, quello che spinse alla morte in croce Gesù. La verità non si impugna, la si prende come ideale di vita cristiana: si è cristiani quando la vita è votata al bene dell’altro e non più a se stessi ( conversione).
INVIDIA DELLA GRAZIA ALTRUI, ecco a cosa porta la distinzione tra meritevoli e non meritevoli: chi si sente meritevole della prima ora avrà invidia dell’operaio dell’ultima ora pagato quanto e come lui. Invece se fossimo coscienti del bisogno in cui navighiamo e spesso naufraghiamo ci rallegreremmo ogni qualvolta saremmo tirati su dalla mano amorevole dl Padre. Ma Pio X non pensava a questo, ma era rivolto ai cosiddetti peccatori che nella loro presunta malvagità potevano provare invidia per gli eletti, i meritevoli, i primi della fila, ignorando che Gesù è venuto per i malati e non per i sani.
OSTINAZIONE NEI PECCATI, chiaro, chi non converte la propria vita al bene altrui ma continua a viver nel suo esclusivo interesse, si chiude ala salvezza. Ma cosa c’entra con il peccato contro lo Spirito?
IMPENITENZA FINALE, un severo monito del catechismo a confessare i peccati e chiedere perdono in punto di morte. Retaggio medioevale di un rito confessionale che prevedeva il perdono concesso una sola volta nella vita e si aspettava il momento di tirare le cuoia per confessarsi, magari con relativo lascito di indulgenza.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.