pagelle palermo-inter

Palermo (3-5-1-1): Posavec; Cionek, Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, B. Henrique, Gazzi, Jajalo, Pezzella; Quaison, Nestorovski.

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Miranda, Ansaldi; Gagliardini, Brozovic; Candreva, Banega, Perisic; Icardi.

Handanovic  VOTO 6: domenica tranquilla, ordinaria amministrazione, riscaldamento in campo causa pioggia, ma in una partita in cui gli avversari non ti fanno un tiro ti va alla grande così.

D’Ambrosio   VOTO 5,5: di stima, di fiducia, ma i limiti sono quelli, ormai lo sa anche lui che centuplica le forze per supplire alla tecnica. Orgoglioso.

Murillo            VOTO 6: di precisione, attento e concentrato, nessuna sbavatura, nessuna distrazione, mai un colpo a vuoto. Il fiato di Manolas sul collo gli serve da collante tra vertebre cervicali e cranio. Bravo.

Miranda          VOTO 6,5: direttore della difesa, anticipa, picchia, colpisce duro e intimidisce. Nessuno dell’attacco del Palermo sfugge alle sue cure. Dottore silenzioso di una difesa che preoccupava e adesso è sicura.

Ansaldi            VOTO 5,5: vale il discorso con D’Ambrosio, similia cum similibus, tenace, aggressivo, ma poco preciso, e il fallaccio da espulsione poteva risparmiarselo. Ma questa è la minestra, mangiamola.

Gagliardini        VOTO 7: ma io gli darei 9 per la grinta, la sicurezza e l’agilità da campione del centrocampo che mette in ogni giocata. Ragazzi farà lunga strada questo smilzo, un po’ Tardelli, un po’ Viera. Fenomeno.

Brozovic           VOTO 6,5: non era partita facile per i giocatori tecnici, ma la classe non è acqua e nell’acqua si vede.  Anche se meno brillante ha fatto la sua parte e per me rimane un top.

Candreva          VOTO 6: paga dazio, calo fisico ma non lo fa notare, meno scatti sulla fascia e un poco lezioso sui cross, ma fa sempre quello decisivo. Ottimo comunque.

Banega              VOTO 6: anche lui paga lo scotto di una fiducia che forse sente venire meno nell’aria, ma la tecnica non si discute e se proprio ci lasciasse bisogna darlo all’estero e ben pagato. Ma ci servirebbe secondo me, molto

Perisic               VOTO 6,5: bene l’ala esterna, avanzato con Icardi, sempre nel vivo dell’azione in attacco, anche se stavolta non è decisivo, non vorrei che le voci di mercato ci togliessero un numero uno dal campo. Campione

Icardi.                 VOTO 6: anche se non punge e non segna fa paura, guardato da due, fa reparto da solo, ma si muove con molta più convinzione adesso rispetto a qualche mese fa, sa di avere degni compagni di reparto.

J.Mario               VOTO 7,5: magia di Pioli, entra a mezz’ora dal termine e risolve il macht, sicuro e preciso, dà sicurezza in mezzo al campo e sbriga le situazioni con tocchi di prima e leggeri. Ecco il campione d’Europa.

Pioli                     VOTO 7: sa come si vince, come soffrire e far giocare un 11 anarchico una volta, disciplinato adesso. Bravo mister. RICONFERMA,

TIFOSI                VOTO 11: affrontano una giornata da allarme rosso sfi12345502_1117130881660247_5846181636191133101_ndando la pioggia torrenziale, una curva interista intrepida e ammirevole, e un ritorno da odissea, tra fiumi esondati e strade bloccate. Quando i giocatori dell’Inter già dormivano a casa loro, noi ancora eravamo in viaggio di ritorno durato 7 ore. AMALA

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.