Nei vangeli…..

GESU’ RESUSCITATO (da Maggi)
Secondo Paolo, “se Cristo non è resuscitato […] è vana anche la vostra fede” (1 Cor 15,14). Questa espressione vuol dire che è
importante credere che Gesù sia resuscitato. Vediamo cosa significa. Nessun Vangelo descrive la resurrezione di Gesù. L’unica descrizione della resurrezione di Gesù è in un testo apocrifo del 150 d. C, il Vangelo di Pietro. Ogni evangelista ne parla in forme diverse, ma il significato che intendono proporre è identico: bisogna sperimentarlo resuscitato. Ecco perché, mentre nessuno dei Vangeli ci dice come Gesù è resuscitato, tutti, in maniera differente l’uno dall’altro, danno l’indicazione di come sperimentarlo resuscitato. La resurrezione di Gesù non appartiene alla storia ma alla fede, non è un episodio della cronaca, ma è un episodio teologico. Questo significa che se al momento della resurrezione fosse stata presente una telecamera non avrebbe ripreso assolutamente niente, perché la resurrezione di Gesù non è un episodio storico. Non è possibile vedere con gli occhi, con la vista fisica Gesù resuscitato, bisogna vederlo con la vista interiore. Questo può sconcertare, ma è quello che ci presentano gli evangelisti.
Il Vangelo che ci sembra il più normale come descrizione è il Vangelo di Giovanni dove si dice che Gesù è stato assassinato a Gerusalemme, quindi è morto a Gerusalemme, è resuscitato a Gerusalemme; i discepoli sono racchiusi nel cenacolo per paura di fare la sua stessa fine. Gesù appena resuscitato appare ai suoi discepoli. Questo racconto sembra più plausibile.
Nel Vangelo di Matteo l’episodio è completamente diverso. Gesù, morto a Gerusalemme, resuscitato a Gerusalemme, non compare ai discepoli; manda a dire: “mi volete vedere? Andate in Galilea!” (cfr. Mt 28,10). O Gesù è apparso il giorno della sua resurrezione ai suoi discepoli a Gerusalemme o, come dice Matteo, li ha costretti ad andare in Galilea. Da Gerusalemme in Galilea ci sono normalmente 4 giorni di cammino, perché questa bizzarria? Perché li manda in Galilea e ritarda l’esperienza importantissima della resurrezione?
Nel Vangelo di Luca c’è l’episodio dei discepoli di Emmaus
Tutti gli evangelisti indicano la stessa cosa: nessuno ci dice come è risorto Gesù ma tutti ci dicono come è possibile sperimentarlo resuscitato. E come è possibile sperimentarlo resuscitato? Lo vedono solo chi è vissuto come lui.
Nel Vangelo di Giovanni Gesù dice: “Come il padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,21), cioè praticate il mio messaggio e avrete in voi una qualità di vita talmente forte da essere indistruttibile, – cioè una vita divina -, e quindi sperimenterete che io sono vivo.
Nel Vangelo di Luca, quand’è che i discepoli si rendono conto chi è Gesù? Quando Gesù spezza il pane: è Gesù che si fa pane per gli altri. In quel momento sperimentano nella propria esistenza la presenza di Gesù vivo e vivificante.

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.