mi sarebbe piaciuto…

Mi sarebbe piaciuto essere un poeta, uno di quelli che conosce fanciulle perché sa cantarle in versi, e conosce i loro nomi e le chiama con quelli, e essere amico delle donne in fiore, graziose nei loro vestiti di tulle e seta, con il cappellino di paglia e di fiori secchi adorno. Avrei voluto per me quella stanza luminosa della casa in campagna, con la finestra aperta sul mondo, ampia, lieve, con la libreria piena dei miei poeti e delle mie poesie, con la poltrona in un canto e il tavolo di lavoro alla luce del giorno, attutita dalle tendine ricamate da mani vezzose e gentili. Avrei tanto voluto essere poeta…
Invece la stanza giace abbandonata e chiusa, e il mobilio sa di muffa, e la finestra non porta tendine gentili che adombrano il sole e la sua luce…E’ andata altrimenti, Dio solo sa perché… I miei vecchi mobili giacciono in un granaio in cui mi hanno permesso di metterli e io stesso non godo più di quel tetto sopra di me, e mi piove rugiada lacrimosa dagli occhi…

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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.