Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Il regno di Dio non si acquista con i sacrifici e con lo sforzo della volontà, ma con la gioia. La gioia di chi trova qualcosa di così prezioso e grande che può essere paragonato ad un tesoro o a una perla meravigliosi. Non esiste nessun sacrifico da fare, ma solamente misericordia che è un atto d’amore che Dio ci chiede affinché potessimo rivolgerlo al nostro prossimo. La gioia di chi trova il tesoro nel campo, (il campo è il mondo dove viene seminato il buon seme e la zizzania), è quella di chi avendo trovato il tesoro nascosto nella parola di Gesù, lascia tutto e compra il campo. Con gioia, quella data dalla pienezza interiore di chi sa di aver trovato ciò che da un senso alla vita di ognuno, che non è il misero interesse personale ma la ricerca del bene proprio e del bene altrui. Il regno di Dio è celato nel messaggio e nella attività di Gesù, e chi ne afferra e fa suo il significato, dona a questi la massima importanza dedicandovi l’esistenza perché scopre in essi il tesoro che impreziosisce tutta la propria vita. Quando si fa propria la parola e il messaggio del vangelo, quando si accetta la sequela a Gesù, allora aver lasciato tutto non è una perdita, ma è avere acquistato la pienezza della vita. Chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi la perderà per causa mia, la salverà. ( Lc 9,24).