Osservando quello che è scritto in questo libro io ho la luce per sapere come camminare, Gesù non è d’accordo, quello che regola il comportamento degli uomini non è più un libro, ritenuto sacro, scritto millenni prima, ma una fede negli uomini, quello di Gesù non è una religione del libro, ma una fede nell’uomo: questo è importante, perché se noi crediamo nella religione del libro significa che crediamo in questo libro sacro, ispirato, o venuto direttamente da Dio, contiene la sua volontà immutabile per tutti i tempi, scritti secoli prima determinano e condiziona la vita per sempre, la società nel frattempo è radicalmente cambiata, le modalità di vita sono mutate, non importa, l’uomo deve sottomettere la sua vita a quanto è stato scritto millenni di anni fa; perché questo testo contiene la volontà di Dio. Gesù non è d’accordo: Dio non governa gli uomini emanando leggi che questi devono osservare, una legge esterna all’uomo, ma comunicando loro la sua stessa capacità di amore che gli spinge ad amare gli altri”. (Alberto Maggi , IL PECCATO conferenza)
Questo vale sempre specie per quei devoti cultori dei sacri testi che ritengono che essi contengono la parola immutabile di Dio e sono terrorizzati dalla storicizzazione del contenuto biblico, perché temono la perdita della autorevolezza di Dio e della sua presunta legge e volontà.