La collina della croce…

Ci sta una croce sulla collina, pietrosa e scoscesa.
I pellegrini vi salgono a piedi e in raccoglimento, e una volta in cima vi sostano a pregare.
Ho il massimo rispetto per chi cerca questi luoghi per ritrovare una fede o ritrovarsi in una fede che dia il conforto di speranze perdute o lontane.
Pellegrini di ogni parte del mondo, mamme, padri, figli, persone che han perso tanto o tutto della vita, persone che hanno perso se stessi e hanno litigato pure con Dio dopo aver litigato col mondo intero.

Si, io li rispetto, e mi sento vicino a loro.
Non ho rispetto invece per chi sta speculando da molti anni ormai, sulle miserie e i dolori degli uomini e delle donne che li vi convergono da ogni dove.
Non ho nessun rispetto per chi fa di un arcobaleno nel cielo una manifestazione del divino.
Un arcobaleno in cielo poteva essere considerata manifestazione divina quando gli uomini vivevano ancora nelle caverne e il fuoco non era ancora stato scoperto.
Non si può avere rispetto per chi vede una nuvola in cielo e la scambia per una apparizione divina.
Le nuvole antropomorfe erano tra i giochi preferiti dei bambini, quando invece di star chini sui congegni elettronici si sognava ad occhi aperti e si guardavano le nubi in cielo correre spinte dal vento.
E ci divertivamo a vederne immagini di fantasia, non certo a scomodare gentili signore di bianco vestite e ammantate di celeste armonia.
Non posso certo avere rispetto per chi millanta colloqui ormai trentennali con una apparizione presunta divina, che promette castighi a gò gò o che porta torte di compleanno, del suo compleanno, in paradiso.
Non posso avere rispetto per chi fa il devoto convertito mariano come gente come Brosio che fa il tour operator dei miracoli e scrive libri che di interessante hanno solo le sue foto col naso che non entra manco nella copertina.
No posso avere rispetto per una radio di Erba, che spilla offerte a nome di Maria, aiutiamo la Madonna ad aiutarci, preghiamo perché la Madonna sconfigga la pandemia in Italia e nel mondo, ma mandate le offerte che dobbiamo fare una radio in qualche sperduta parte del mondo.
E poi da quella radio senti partire raffiche di catechesi orribili e fantasiose, oppure terrificanti nel contenuto tanto sono lontani dal vero messaggio evangelico.
E la gente si rincoglionisce a starci dietro, e non capisco se a questo punto non fosse meglio farsi pastafariani o diventare agnostici, che poi sarebbe meglio che essere plagiati da gente come padre livio e compagnia.
Aspettiamo un segno da Medjougorie: che questo scempio abbia fine!
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.