INTER CHIEVO, pagelle

INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Miranda, Ansaldi (15’st Eder); Gagliardini, Kondogbia; Candreva (37’st Palacio), Joao Mario (25’st Banega), Perisic; Icardi. (Carrizo, Berni, Andreolli, Nagatomo, Santon, Biabiany, Gnoukouri, Miangue, Gabigol). All. Pioli.
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Frey (15’st Spolli), Dainelli, Gamberini, Gobbi; Castro (28’st De Guzman), Radovanovic, Bastien; Birsa (1’st Izco); Meggiorini, Pellissier. (Bressan, Confente, Cesar, Depaoli, Kiyine, Inglese, Floro Flores). All. Maran.
PAGELLE
Handanovic  voto 6: ordinaria amministrazione, due parate normali, un gol imprendibile senza alcuna responsabilità.
D’Ambrosio  voto 5 : prestazione che poteva essere più che dignitosa per grinta e impegno se non fosse macchiata dall’errore in marcatura su Pellissier sul gol del Chievo.

Murillo           voto 6 : nessuna sfasatura, preciso e ordinato, anzi sicuro, senza più svolazzi a centrocampo, ben protetto dai due centrocampisti che hanno evitato alla difesa di essere presa d’infilata come spesso capita negli ultimi tempi.
Miranda        voto 6,5 : lui è una certezza, la sua esperienza e tecnica ne fanno sicuro baluardo, e senza qualche amnesia di troppo sarebbe tra i primi 5 difensori al mondo. Buono, teniamolo stretto.
Ansaldi         voto 6 : non si discute il giocatore che merita per la sua intraprendenza e personalità, se Pioli lo mettesse al muro per migliorare i cross ne avremmo fatto un campione. Sperèm e spettèm…
Gagliardini    voto 7 :  esordio migliore a S.Siro non poteva fare, personalità e gambe, la tecnica c’è, sicuro e sbrigativo, non cerca fronzoli e barocchismi che non pagano nel calcio. Essenziale e asciutto come il suo fisico, una certezza per oggi e il domani nerazzurro.
Kondogbia     voto 7: mi sto lustrando ancora gli occhi, se Pioli riesce a trasformarlo in questa maniera vincendo una scommessa che i precedenti mister sembravano aver perso, l’Inter deve dare al suo allenatore una parte del valore ritrovato del giocatore che sembrava avviato ad una cessione ipersvalutata. Deciso e risoluto negli anticipi, sicuro nel dribbling stretto con le sue leve da gru, un solo passaggio sbagliato nei 90 minuti per una incertezza del ricevente Candreva. Per il resto una diga insuperabile davanti la difesa con Gagliardini.
Candreva      voto 6: tecnicamente è indiscutibile, come l’impegno, meno la precisione nei cross, ma quanti ne produce su quella fascia? E’ impressionante il lavoro che fa in coppia con D’Ambrosio, e l’impressione che lascia è sempre positiva, anche se si stizzisce alla sostituzione lui che vuol dare tutto fino all’ultimo. Ammirevole.
Joao Mario    voto 6: il campione portoghese ha notevoli qualità, forse gli fanno ombra Brozovic e Banega in panchina, ma se ha stoffa verrà fuori. Non dubitiamo delle caratteristiche tecniche, quanto del suo ruolo in campo, ma Pioli è allenatore saggio troverà il posto giusto per valorizzarlo.
Perisic           voto  7: signori questo è un top ten, non si discute, giocatore completo che nell’allungare le leve e nei tiri che sembrano sbilenchi mi ricorda Domenghini, e non è poco. E’ la base sicura delle vittorie prossime venture della squadra cinesizzata e miliardaria che Suning sta costruendo.
Icardi.             voto 8: signori giù il cappello, questo è un giocatore che frantumerà tutti i record di segnature se continua ad essere serio professionista e lascia da parte le moine dei manager. Killer d’area di professione, ogni pallone che tocca nei sedici metri sono una pena per gli avversari, finché non imbrocca il tocco del felino o del rapace d’area. Simile a Gerd Muller, lo ricordate, vero? ma con più tecnica. Grandioso e anche letterato, consiglierei alla curva Nord di comprare e leggere i suoi libri invece di contestarlo. Sarebbe un modo per chiedere scusa
Eder            voto 6,5, impegno e gol, finalmente, chissà, magari Pioli resuscita anche lui.
Banega        voto 6, di stima, ma il giocatore non si discute.
 Pioli sta dando un’anima ad una squadra senza progetto, adesso si vedono anche i giocatori in campo.javier-zanetti-champions-league
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Pubblicato da Gioacchino La Greca

Sono nato il 27 novembre 1958, in un piccolo centro della provincia di Agrigento, la terra cara agli dei immortali che Pindaro descrisse come coloro che vivevano giorno per giorno come se dovessero morire l'indomani e costruivano come se dovessero vivere in eterno. Sono un medico, esercito in una cittadina centro agricolo un tempo prosperoso famoso per il prodotto DOP UVA ITALIA, per i vini, e per il barocco. Il mio blog è la raccolta estremamente varia di ciò che penso, facoltà che mi avvalgo di usare anche a mio discapito, messo per iscritto per non disperdere nel tempo il valore del pensiero che ognuno di noi coltiva dentro e che non può andare ad annullarsi nell'eterno mistero dell'essere. Ma che abbiamo l'obbligo di passare alle generazioni future come patrimonio spirituale.